La difesa del 32enne tedesco a processo per la morte della compagna 22enne è convinta della sua tesi. La sentenza sarà pronunciata il primo ottobre. L'uomo si scusa per "l'incidente"
LOCARNO - Ne ha causato la morte, quindi si è macchiato di omicidio colposo, ma va scarcerato: i due anni già passati in carcere sono una pena sufficiente.
Lo sostengono gli avvocati del 32enne tedesco a processo per la morte della 22enne inglese che era con lui all'Albergo La Palma di Muralto nel 2019.
"Mi dispiace per questo incidente, purtroppo non posso tornare indietro", ha detto lui. La sua tesi è sempre stata quella di un gioco erotico finito male.
La sentenza sarà pronunciata il primo ottobre, l'accusa chiede 19 anni e sei mesi.
Differenti ovviamente le versioni. Per l'accusa, la ragazza aveva capito che l'uomo non era ricco come le aveva fatto credere. I due si erano conosciuti in Thailandia, erano arrivati in Ticino poche ore prima del fatto. Il litigio di cui molti parlano sarebbe nato dalla scoperta delle bugie di lui. E per liberarsene, l'avrebbe strangolata.
Per la difesa, invece, non ci sarebbe stata alcuna litigata, solo una discussione per un motivo banale, ovvero che cosa fare quella sera.
La morte sarebbe arrivata per un gioco erotico finito male, con una pratica che a volte provoca effetti letali e che all'uomo piaceva già prima di conoscere la 22enne. Anzi sarebbe stata lei a chiedergli di aumentare la compressione.
La bottiglia trovata rotta non sarebbe stata usata per farle del male. I due hanno avuto quella sera rapporti sessuali (lo dimostra il liquido seminale sul corpo della vittima), il che secondo la difesa prova la tesi del gioco erotico.
Restano i misteri della carta di credito di lei lasciata nella fessura dell'ascensore e del cavo del telefono nella loro camera, la 501, strappato.