Il pilota morto questa mattina nell'incidente di Gordola aveva moltissime passioni, dalla montagna al vino
GORDOLA – È Gabriele "Lele" Mossi, il 50enne di Biasca morto questa mattina a Gordola mentre si trovava ai comandi di un elicottero di Heli Tv. Il pilota non era soltanto molto esperto, un veterano come lo ha definito il patron dell’azienda, Giovanni Frapolli. Aveva molti interessi, “tutti portati avanti con grande entusiasmo e dedizione”, come ha dichiarato a La Regione la sorella della vittima, Romina, che sta tornando in Ticino da oltre Gottardo.
Laureatosi in ingegneria rurale al Politecnico federale di Zurigo, Mossi divideva il proprio impegno lavorativo fra la compagnia di eli-trasporti di Lodrino e il Cantone dove lavorava come collaboratore dell’Ufficio dei miglioramenti strutturali e della pianificazione alla Sezione agricoltura, al Dipartimento finanze ed economia. A riprova della sua lunga esperienza di volo, nel 2001 si era diplomato alla scuola piloti di Swissair a Kloten, poco prima che la compagnia di bandiera elvetica fallisse, e che negli anni successivi ha pilotato gli aerei di Swiss.
Tra le sue passioni c’erano il vigneto di famiglia a Biasca, ereditato dal nonno e dal papà scomparso alcuni anni fa, e la sua ‘Cantina Ra Canva’ che ha ottenuto tre medaglie d’argento ai Campionati mondiali del Merlot con il vino “Icaro”. Era anche presidente della Fondazione paesaggio Valle Santa Petronilla e Pontirone, che da anni promuove interventi mirati per salvaguardare il patrimonio storico e culturale rurale.
Ma non è tutto: Gabriele Mossi suonava la tromba nella Filarmonica di Biasca e come guida del Club alpino svizzero Bellinzona e Valli organizzava diverse escursioni.
La Direzione della Heli-TV ha pubblicato nel pomeriggio su FaceBook un messaggio di cordoglio: “Abbiamo il mesto compito di annunciare che questa mattina attorno alle 11, a Gordola nella Valle del Carcale, è avvenuto un tragico incidente mortale. Il nostro elicottero, l'Ecureuil HB-ZTV, ha urtato il cavo dell'alta tensione col rotore principale.
Nel duro impatto l'elicottero è precipitato per un centinaio di metri prendendo purtroppo fuoco. A perdere la vita il nostro stimato e apprezzato collaboratore di lungo corso, Gabriele Mossi.
Lele, una vita fra cielo e terra, oltre che ad essere pilota istruttore da molti anni, lavorava anche quale ingegnere per il Cantone. Aveva un bagaglio enorme di esperienza sia personale che professionale ed era artefice di molte iniziative tutte portate avanti con grande entusiasmo e dedizione.
"Soltanto chi ha provato il volo camminerà guardando il cielo perché là è stato e là vuole tornare" (Leonardo Da Vinci).
Caro Lele, la tua anima ora vola libera. Buon viaggio, Grande Uomo!
Sbigottiti e increduli per quanto successo, siamo molto vicini alla cara figlia Alice che tanto adorava e a tutta la sua famiglia alla quale esprimiamo le nostre più sentite condoglianze. Ringraziamo tutti quanti per i numerosi messaggi di vicinanza che stiamo ricevendo”.