CRONACA
I russi vicini alla cattura di Zelensky. "Lì ho capito che dovevo agire da capo di Stato"
Il presidente ha deciso di non andare in esilio, malgrado ne avesse avuto la possibilità. I tentativi di assalto all'edificio presidenziale dove si trovava con la sua famiglia sono stati due

KIEV - "I ricordi sono frammentari, c'erano esplosioni e molto rumore. Quando sono iniziati i bombardamenti io e mia moglie Olena siamo andati a svegliare i nostri figli". Il presidente ucraino Zelensky ha rischiato di essere catturato, e forse ucciso, dalle truppe russe durante i primi giorni dell'invasione russa.

Lo svela Time, che dedica un ampio servizio al personaggio. Per due settimane, il presidente e la sua famiglia sono stati per due settimane nel complesso presidenziale di Kiev, proprio quando le truppe di Mosca stavano assediando quel quartiere. E il 24 febbraio è partita una sorta di missione, con le truppe che si erano paracadutate a Kiev apposta per cercare di catturarlo.

Due i tentativi di assaltare l'edificio, con le guardie del corpo che hanno portato dei giubbotti anti proiettile e fucili d'assalto per proteggere il presidente e i suoi aiutanti. A Zelensky era stato detto che era in corso una missione per la sua cattura. Le luci sono state spente. E si sentivano, come detto, gli spari. 

 

Il presidente avrebbe potuto fuggire, costituendo un governo in esilio. Ma ha scelto di non farlo.  "In quel momento ho capito di essere un simbolo. Capisci che tutti ti stanno guardando e devi agire come deve agire il capo dello Stato", ha spiegato. 

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Potrebbe interessarti anche

CRONACA

Riprendono i negoziati, ma la Russia non si ferma: distrutti due ospedali vicino a Kiev. Zelensky: "Non ho paura di morire"

CRONACA

Ora per ora, cronaca di un giorno di guerra sull'asse Mosca-Kiev

POLITICA E POTERE

Tribunale penale, secondo atto. Il memorandum del cancelliere: "Anch'io vittima"

In Vetrina

SINDACATO E SOCIETÀ

"Caso Caruso: più che un licenziamento, un precedente inquietante"

13 OTTOBRE 2025
LETTURE

Locarno, 1925: il patto che voleva cambiare l’Europa

09 OTTOBRE 2025
SINDACATO E SOCIETÀ

Polizia cantonale, clima pesante: 7 agenti su 10 hanno pensato di andarsene

09 OTTOBRE 2025
SINDACATO E SOCIETÀ

L'OCST: "Iniziative sui premi da attuare rapidamente ma non sulle spalle degli statali”

08 OTTOBRE 2025
MEDICI IN PRIMA LINEA

Un traguardo prestigioso, nel cuore di una nuova era: i 90 anni di Tribuna Medica Ticinese

08 OTTOBRE 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

Tre giorni di musica tra Svezia e Israele per inaugurare la nuova stagione del LAC

07 OTTOBRE 2025
LiberaTV+

POLITICA E POTERE

Il Governo è ancora credibile? Tre domande a Fulvio Pelli

04 OTTOBRE 2025
POLITICA E POTERE

Il collasso

29 SETTEMBRE 2025
LISCIO E MACCHIATO

Regazzi show: "È il Governo del Mulino Bianco: serve un cambiamento"

02 OTTOBRE 2025