CRONACA
Il Touring Club Svizzero: “Genitori-taxi, l’alternativa esiste”
La paura d'incidenti induce molte famiglie ad accompagnare i figli a scuola in automobile. Il TCS invita a prediligere il pedibus o la bicicletta: “Quanto prima il bambino si confronta con la circolazione, meglio si saprà destreggiare nel traffico”

VERNIER – Con il ritorno sui banchi di scuola, il Touring Club Svizzero ricorda che il 40% degli incidenti gravi che coinvolgono bambini hanno luogo nei pressi degli istituti scolastici. Ogni anno, sul tragitto casa-scuola, e per giorno feriale, avvengono circa due incidenti. Nel 2021, secondo le statistiche dell’USTRA, si sono registrati 532 incidenti, di cui 452 con lesioni corporali. 

Un’inchiesta sulla percezione da parte dei genitori dei pericoli sul percorso casa-scuola svolta dall’istituto LINK ha permesso di rivelare che la paura degli incidenti è la prima causa del fenomeno dei cosiddetti “genitori taxisti”, che per paura che i propri figli possano essere vittime di incidenti li accompagnano a scuola in automobile,  anche qualndo il tragitto è breve. Così facendo, però, involontariamente accrescono proprio il rischio di incidenti. Per questo motivo, il TCS invita i genitori a privilegiare l’apprendimento del tragitto casa-scuola, percorrendolo a piedi con i bambini, per aiutarli nel loro sviluppo personale e favorire la loro autonomia.

Il fenomeno dei genitori taxisti è più diffuso nella Svizzera romanda, dove il 30% conduce regolarmente i figli a scuola in automobile. In Svizzera tedesca, la percentuale scende al 7%. Accompagnare i figli a scuola in auto presenta vari inconvenienti. Da un lato, gli ingorghi che si formano nei pressi delle scuole accrescono il pericolo per i bambini. Dall’altro, apprendere il percorso casa-scuola è una tappa importante per lo sviluppo del bambino: accompagnarli in auto priva i bambini di questa esperienza e ritarda la loro autonomia.

Questo aspetto è particolarmente importante, dato che l’apprendimento del tragitto casa-scuola comporta numerosi vantaggi per il bambino. È provato che quanto prima il bambino si confronta con la circolazione, meglio si saprà destreggiare nel traffico. Questo apprendimento lo aiuterà più tardi a spostarsi in bicicletta in modo sicuro. Inoltre, un bambino che si reca a scuola a piedi ha più facilità a concentrarsi in classe. Va anche detto che per il bambino il tragitto casa-scuola costituisce un’esperienza nuova e interessante, che gli appartiene. Si tratta di un vero momento d’autonomia, talvolta l’unico della giornata. Andando a scuola a piedi o in bicicletta, il bambino avrà modo di sviluppare i propri legami sociali, dato che potrà discutere con i suoi coetanei e condividere le sue esperienze. Infine, il bambino si appropria dello spazio pubblico ed è consapevole dell’ambiente in cui vive, sviluppa così la sua propria percezione dei pericoli.

Qualora, tuttavia, l’automobile fosse davvero l’unica soluzione, il TCS invita i genitori a scegliere un luogo sicuro dove far scendere i loro figli, possibilmente alcune centinaia di metri prima della scuola. In questo modo, i genitori non contribuiscono ad aumentare gli ingorghi nei pressi degli istituti, offrendo al bambino la possibilità di compiere da solo una parte del percorso che lo porta a scuola.

 

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