Dopo FC Lugano e Ambrì Piotta, anche i bianconeri dell’hockey affidano la gestione della prima squadra a un tecnico ticinese
LUGANO – Chris McSorley non è più l’head coach del Lugano. La decisione del club bianconero è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri. La sera, Fazzini e compagni avevano già un nuovo allenatore: Luca Gianinazzi, da tempo individuato come il profilo ideale per guidare l’HCL. Esordio amaro per Gianinazzi: il Davos si è imposto alla Cornèr Arena
Quella di ieri è stata una giornata inedita per l’allenatore ticinese, tecnico della U20 fino al pomeriggio di ieri. “Alle 8:45 – racconta al Corriere del Ticino – ero sul ghiaccio con i bambini, nel pomeriggio ho allenato gli juniores e la sera ho allenato in National League. Chiaramente è un sogno che si realizza, ma non mi aspettavo che questo giorno arrivasse così in fretta. “I risultati sono sotto gli occhi di tutti – ha detto Vicky Mantegazza in conferenza stampa –. Dispiace per Chris, ma dobbiamo pensare al bene della società. Gianinazzi ha il DNA bianconero. Nella nostra testa c’era già l’idea di affidargli la panchina dopo l’esperienza di McSorley”. Il matrimonio tra Gianinazzi e l’HCL, quindi, era già nell’aria.
Con la nomina di Gianinazzi, si scrive una pagina importante dello sport ticinese. Infatti, le tre squadre nell’élite sportivo elvetico sono guidate da un allenatore ticinese: il FC Lugano con Mattia Croci-Torti, l’HCL con Gianinazzi e l’Ambrì Piotta con Luca Cereda.