La calciatrice Rafiat Sule Folakemi bersagliata da insulti razzisti durante Vicenza-Jesina. Morace: "L'Italia è un Paese razzista"
VICENZA - “Bestia, sei scura, bestia” . È il minuto 38’ della sfida di Serie C femminile tra Vicenza e Jesina. La frase riportata in apertura sono le urla pregne di rabbia e frustrazione piovute sul campo dagli spalti e rivolte a Rafiat Sule Folakemi, calciatrice nigeriana della formazione del Vicenza, che avrebbe reagito (con cartellino rosso) agli insulti con una pedata alle provocazioni di un’avversaria.
La partita è terminata 2-1 a favore del Vicenza, ma la presidente Erika Maran non si gusta la vittoria pensando a quanto accaduto sugli spalti. “Quello che mi fa più male è che quelle brutte frasi siano state pronunciate da una donna. Quello che è accaduto è fuori di testa, che va oltre a quella che è la giustizia sportiva. Penso proprio che mi muoverò a livello penale. Non ho paura a denunciare. Tutelo le mie ragazze e non ho timore di espormi in prima persona”.
Anche il sindaco di Vicenza Francesco Rucco la pensa allo stesso modo. “Basta tolleranza. Episodi come questi fanno male all’Italia e al mondo dello sport”. Carolina Morace, stella del calcio femminile in Italia: “Immagino e spero che siano stati individuati i colpevoli. È inutile esprimere solidarietà a Rafiat. Il nostro è un Paese razzista e troppe volte ci giustifichiamo dicendo che a noi italiani piace scherzare. Ma su queste cose non si può e non si deve scherzare”.