La proposta, contenuta in una mozione presentata al Governo, arriva dal deputato Andrea Giudici, che ricorda: già in passato, e proprio nel Locarnese, si è optato per il finanziamento inusuale di un’opera pubblica fondamentale
BELLINZONA – La realizzazione del collegamento del Locarnese con l’autostrada sembra ormai sempre più lontana: la Confederazione, si sa, non è intenzionata a finanziarlo e l’opera costa troppo per pensar epossa esser finanziata a livello cantonale. Da perderci le speranze insomma… Eppure una possibilità ci sarebbe, come invita a considerare il deputato PLR Andrea Giudici con una mozione inoltrata al Consiglio di Stato.
Nel testo, Giudici comincia col fare il punto della situazione di un “collegamento imprescindibile per il futuro economico, in particolare turistico, della regione”. Il tracciato definitivo dovrebbe infatti esser deciso in tempi, si spera, rapidi dall’autorità federale. Ma, appunto, “non è prevedibile se e quando” a Confederazione sarà pronta a finanziare l’investimento. Inoltre il ministro Zali, direttore del dipartimento competente, “ha ripetutamente dichiarato, anche in Gran Consiglio, che il Cantone non ha i mezzi finanziari propri per far fronte da solo all’investimento necessario. Neppure i bilanci dello Stato in prospettiva permettono a breve un cambiamento decisivo di questa situazione. Si ipotizza quindi un ritardo nella realizzazione dell’opera fin verso il 2030. Il locarnese non può sopportare una tempistica così remota”, considerando anche che si tratta di una regione turistica.
Fatte le premesse, il deputato chiede quindi al Governo di valutare “attentamente e rapidamente la possibilità che il Cantone, i Comuni della regione e i privati interessati emettano, tramite una o più banche specializzate in questo campo, un prestito obbligazionario ad hoc con scadenza di 15 anni, cioè destinato a raccogliere i fondi necessari alla realizzazione dell’opera in discussione, affinché essi siano disponibili con tempestività subito dopo la decisione sul tracciato, in modo da ridurre i tempi della messa in cantiere”.
Le condizioni del mercato, aggiunge, sono inoltre favorevoli in questo momento, data la liquidità e i tassi minimi sul mercato obbligazionario svizzero, specie per enti pubblici o società miste.
Giudici ricorda poi che “il finanziamento inusuale di un’opera pubblica fondamentale, in sostituzione a quello del Cantone, è peraltro già avvenuto” e proprio nel Locarnese: a prefinanziare la Galleria Morettina-Cantonaccio fu il Comune di Ascona.
Il ricorso al prestito obbligazionario poi, “non esclude, in caso di modifiche degli interventi finanziari federali, che in tempo successivo la Confederazione assuma il debito totalmente o parzialmente”. Senza contare, aggiunge ancora, che “l’anticipo dell’opera avrà una ricaduta positiva anche sul settore edilizio cantonale”.
In conclusione, Giudici chiede quindi al Consiglio di Stato “di promuovere immediatamente un gruppo di lavoro (comprendente rappresentanti del Governo, dei comuni e enti della regione e di privati dei settori economici interessati) per esaminare la fattibilità (tempi e modi) dell’emissione di un prestito obbligazionario ad hoc”.