POLITICA E POTERE
Consiglio Nazionale, il sondaggio del GdP: il PS insidia il PPD, la destra conferma il terzo seggio - la Lega cala ma l'UDC raddoppia rispetto alle cantonali -. Il PLR si conferma
I risultati del primo sondaggio pubblicato dal Giornale del Popolo: Lega e UDC al 29,3%, il PLR al 24,3, il PPD e liste congiunte al 19%, il PS e liste congiunte al 18,8%

LUGANO – Il 18 ottobre non cambierà nulla sul piano dei seggi ticinesi in Consiglio nazionale. Situazione immutata, secondo la Ad Hoc informatica di Pietro Pisani, che ha realizzato un sondaggio per il Giornale del Popolo. Tutto come prima – 2 Lega,1 Udc, 2 Plr, 2 Ppd e 1 Ps – ma con una sorpresa: il testa a testa tra PPD e PS per la conquista dell’ottavo seggio. Insomma, i socialisti potrebbero scippare un posto ai pipidini.
Sarebbe un sorpasso storico, ma per ora molto ipotetico, anche perché l’alleanza con i Verdi Liberali dovrebbe mettere al riparo dall’incubo il partito coordinato da Filippo Lombardi.
I risultati che emergono dal sondaggio danno Lega e UDC al 29,3%, il PLR al 24,3, il PPD e liste congiunte al 19%, il PS e liste congiunte al 18,8%.
La flessione del PPD al Nazionale corrisponde più o meno a quella registrata alle cantonali di aprile, ma sorprende la progressione a sinistra. Il PLR, sempre stando a questo primo sondaggio, non sfonda il muro del terzo seggio, che resta saldamente a Lega e UDC grazie alla congiunzione. Il Partito di Rocco Cattaneo conferma comunque le posizioni raggiunte in aprile per il Gran Consiglio.
La Lega non andrebbe da parte sua oltre il risultato del 2011, perdendo quasi sette punti rispetto al voto di aprile. Mentre l’UDC raddoppierebbe il bottino di voti rispetto ad aprile, migliorando anche la performance di quattro anni fa. Come già avvenne nel 2011 molti elettori che alle cantonali scelgono la Lega alle nazionali votano UDC. Sembrano per ora latitanti gli elettori dei Verdi.
Nel presentare i risultati, il direttore del GdP, Claudio Mesoniat, sottolinea che “siamo alla prima proiezione, quindi  si tratta di una fotografia scattata verso inizio-metà settembre, e la corsa alle elezioni del 18 ottobre è ancora lunga; in questo mese le mobilitazioni di entrambi gli schieramenti, formazioni minori comprese, sarà intensa e potrebbe modificare le posizioni; non si possono escludere, nel rush finale, degli interventi di... soccorso esterno da elettori di altri partiti”.
Tra dodici giorni il secondo sondaggio di dirà di più. Il 30 settembre, il GdP pubblicherà la seconda proiezione indicando anche la situazione dei candidati, sia per il Nazionale che per gli Stati.

 

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