Quanto alla questione, ugualmente sollevata a mezzo stampa, relativa all’IVA, si nota che la tassa di collegamento non ha introdotto alcuna novità: già oggi, per diritto federale, il canone di locazione di un posteggio aziendale è imponibile all’IVA. Vero è perciò che se l’azienda decide di riversare la tassa di collegamento – quale fattore di costo - a carico del lavoratore, anche l’importo della tassa diventa imponibile all’IVA. Per contro, se l’impresa decide di non riversare sui dipendenti la tassa di collegamento sui parcheggi messi gratuitamente a loro disposizione, non vi è alcun assoggettamento all’IVA. Su questo tema AITI (Associazione industrie ticinesi) dopo aver ricevuto un parere dall’Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC), lo ha interpretato e trasmesso alla Stampa in modo fuorviante e non corretto. In particolare va sottolineato che AFC non ha mai affermato – e non corrisponde al vero – che nel caso in cui il datore di lavoro intendesse riversare l’onere della tassa sul dipendente, questi importi dovranno essere inseriti nel certificato di salario con un’incidenza sulle imposte dirette dovute dal dipendente. Parimenti, nel caso in cui l’azienda decidesse di non mettere a carico del dipendente la tassa di collegamento, la messa a disposizione gratuita del posteggio non andrà inserita nel certificato di salario e quindi non inciderà sulle imposte dirette. Il Governo attende comunque un parere giuridico definitivo e completo su questi temi da parte dell’Amministrazione federale delle contribuzioni entro la fine del corrente mese.