POLITICA E POTERE
Aeroporto di Lugano, Marco Romano suona la sveglia: "Città e Cantone, se ci siete battete un colpo! L'attuale passività è disarmante". Lancia una frecciata a Zali: "Non dà alcun segnale di vero interesse", e su Swiss dice: "L'offerta su Agno oggi è indegn
Il consigliere nazionale e presidente dell'Associazione passeggeri: "Il trattamento riservato alla clientela è inaccettabile per una compagnia di bandiera e nuoce all’attrattività comprovata dell’aeroporto”
Foto: TiPress/Francesca Agosta
CRONACA

LuganoAirport, quello scalo che è di tutti e di nessuno. Il direttore e il CEO di Darwin lanciano l'allarme: "Ci sentiamo abbandonati. Dal Cantone, dal turismo, dall'economia"

09 MAGGIO 2016
CRONACA

LuganoAirport, quello scalo che è di tutti e di nessuno. Il direttore e il CEO di Darwin lanciano l'allarme: "Ci sentiamo abbandonati. Dal Cantone, dal turismo, dall'economia"

09 MAGGIO 2016
LUGANO - Swiss abbandona la linea Lugano-Ginevra, si concentra sulla Lugano-Zurigo, e spiana la strada alla compagnia ticinese Darwin-Etihad, che già garantisce quel collegamento.

“Abbiamo sempre ritenuto questa tratta insufficiente per due compagnie – ha dichiarato al Corriere del Ticino il direttore generale di Darwin, Maurizio Merlo -. È vero, sono aumentati i passeggeri, ma la presenza di due aziende con un'offerta così ampia era difficilmente sostenibile".

Ora la compagnia valuterà se introdurre un terzo collegamento quotidiano con Ginevra.

Ma al di là della decisione di Swiss e del positivo andamento dell’aeroporto luganese, rimane irrisolto il tema del futuro dello scalo. Marco Romano, consigliere nazionale e presidente dell’Associazione passeggeri (Aspasi) si chiede: “Cantone dove sei?”, riferendosi al secondo azionista di Lugano Airport. Il futuro dello scalo, spiega, dipende da due fattori: il primo è l’impegno di Swiss sulla rotta “Lugano-Zurigo”, il secondo è la politica che Cantone e Città intendono adottare: “È ora di concretizzare progetti di cui da anni, da troppi anni, si parla soltanto”.

“Come Aspasi – spiega Romano - siamo intervenuti su Swiss in maniera molto ferma dicendo a chiare lettere che l’attuale offerta su Lugano è indegna per un’azienda che resta pur sempre la compagnia di bandiera (anche se non di proprietà) svizzera. Il trattamento riservato alla clientela è inaccettabile e di riflesso nuoce all’attrattività comprovata dell’aeroporto”.

È ora che Swiss, prosegue Romano, “dica esattamente come vuole operare su Lugano, perché l’attuale offerta di voli su Zurigo è insoddisfacente: negli ultimi mesi ci sono state troppe cancellazioni e ritardi dovuti a un’organizzazione poco solida. Basta che un membro dell’equipaggio stia male perché l’aereo non parta. Ritengo che questa situazione non sia degna del potenziale che l’aeroporto ticinese rappresenta e dell’immagine di Swiss. A causa dei ritardi e delle cancellazioni si è diffusa, da parte di passeggeri e agenzie di viaggio, la pericolosa tendenza a evitare Lugano Airport in quanto giudicato uno scalo inaffidabile. Non possiamo accettarlo poiché quando le compagnie operano con efficienza Lugano è vincente”.

Swiss sembra aver recepito il messaggio e l’abbandono di Ginevra determinerà probabilmente una concentrazione delle risorse, umane e tecniche, sulla rotta per Zurigo.

“Ma nei confronti dell’aeroporto – aggiunge Romano - il Cantone mantiene un atteggiamento passivo, il ministro Claudio Zali non dà alcun segnale di vero interesse… desidera chiudere? È deludente: Lugano Airport è un’opportunità non solo in quanto collega il Ticino con Ginevra e Lugano, ma anche per lo sviluppo degli eventi congressuali, del turismo in generale, senza dimenticare che molte aziende, importanti contribuenti fiscali e persone benestanti utilizzano dei jet privati basati ad Agno”.

Romano insiste: “Eppure, nonostante Lugano Airport viva un ottimo momento sul fronte finanziario e di affluenza passeggeri, si fa poco o nulla per migliorare la struttura e l’accoglienza dello scalo, nemmeno piccoli investimenti di cui si parla da anni. E l’aeroporto rimane slegato dalla rete del trasporto pubblico del Luganese. È un’isola senza collegamenti efficienti, qui il Cantone e la regione possono dare risposte in tempi rapidi”.

“Cantone e Città, se ci siete battete un colpo – conclude Marco Romano -, e se al Cantone non interessa l’aeroporto venda la sua quota a Lugano. Da politico non luganese invito anche i consiglieri comunali a interessarsi del futuro dell’aeroporto. L’attuale passività è disarmante”.

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
In Vetrina

OLTRE L'ECONOMIA

Andrea Gehri: "Spesa pubblica fuori controllo. Altro che Stop ai tagli!"

10 APRILE 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

Monte Generoso​ 2025: ritorno alla vetta, visioni oltre l’orizzonte

09 APRILE 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

Sulla cresta dell'Honda... Franco Faella apre le porte della Tecnomotor

08 APRILE 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

Il LAC alza il volume: ecco il programma della stagione 2025

08 APRILE 2025
PANE E VINO

GastroTicino consegna i diplomi cantonali di pizzaiolo a nove nuovi professionisti

08 APRILE 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

Aria di primavera, a Lugano è tempo di "Pasqua in Città"

07 APRILE 2025
LiberaTV+

LISCIO E MACCHIATO

Paolo Pamini: "Io trumpiano e i dazi di Donald"

04 APRILE 2025
POLITICA E POTERE

Scintille tra Lega e UDC, Pierre Rusconi: "Un bel tacer non fu mai scritto"

09 APRILE 2025
POLITICA E POTERE

L'UDC e la linea rossa anti Zali. Morisoli dice tutto

08 APRILE 2025