Una disavventura su un volo Roma-Ginevra fa esplodere l'ira di Vittorio Sgarbi che diffonde sui social un invito al boicottaggio. Ecco cosa è successo secondo la versione del critico. La compagnia: "Ci dispiace: approfondiremo quanto accaduto"
MILANO – È una polemica tanto scoppiettante quanto trash. Protagonista Vittorio Sgarbi e la Swiss. Il noto critico d'arte ha infatti raccontato la sua disavventura avvenuta il 18 settembre su un volo da Roma a Ginevra .
"Mai più su un volo della Swiss, dove ci sono "cacatori" di prima classe e "cacatori" di seconda classe", questo lo slogan con cui Sgarbi ha raccontato sui social quanto gli è capitato. Un racconto, inutile dirlo, in pieno stile "sgarbista" in cui il critico riversa tutta la sua ira sulla compagnia aerea.
Ma cosa è successo? In due parole Vittorio Sgarbi è andato a fare i bisogni nel gabinetto della prima classe anziché in quello della seconda, dove aveva il posto. Al che gli steward della compagnia sono andati a bussargli alla porta e, una volta uscito dal bagno, lo hanno redarguito pesantemente. E il resto è meglio ascoltarlo dalla viva voce del critico nel video in fondo all'articolo…
In serata, come riporta Ticinonline, la compagnia ha preso posizione: "Ci rincresce che il signor Sgarbi abbia avuto un'esperienza così spiacevole su un volo Swiss. Approfondiremo internamente quanto accaduto e le circostanze che hanno portato a questa situazione".