“Penso e spero che martedì vinca Hillary, perché è preparata e perché voglio che, a partire da queste Presidenziali, per scegliere i propri leader la questione di genere sia irrilevante: oggi non lo è ancora perché una parte di mondo che vota non ha molti modelli a cui ispirarsi. Da martedì non sarà più lo stesso, ed è tempo e ora. Inoltre, l’incredibile quantità di assurdità sdoganate da Trump lo rendono davvero inadatto a ricoprire una carica di tale importanza. Temo che tale improponibilità segni comunque la presidenza di Hillary Clinton, a cui sicuramente verrà rimproverato di essere stata scelta come “meno peggio”, come anche di essere arrivata alla Casa Bianca grazie al suo cognome: una condizione che la farà partire, anche nella migliore delle ipotesi, in salita. Per quanto riguarda i programmi condivido infine diverse proposte della Clinton, come il fatto di rendere più accessibile e meno costosa la formazione (oggi i giovani americani sono indebitatissimi), la necessità di generalizzare l’assicurazione malattia e, un tema importante anche qui in Ticino, gli investimenti nelle infrastrutture, come ad esempio la banda larga per tutte le famiglie americane entro il 2020”.