In ogni caso, Foletti ribadisce che la situazione finanziaria, e debitoria, di Lugano non è da aria di festa. L’aumento del moltiplicatore deciso due anni fa è, insieme alla tassa sul sacco, uno dei tasselli che la Città ha programmato per ricomporre il dissestato mosaico finanziario. La sua entrata in materia su un’eventuale riduzione del moltiplicatore, anche lieve, sarebbe stata comunque un rospo da ingoiare, e probabilmente Foletti avrebbe approfittato dell’occasione per ricordare a tutti, barricaderi e non, leghisti e non, che Lugano è ben lungi dall’aver risolto i suoi problemi finanziari.