Il sindaco di Lugano conferma e precisa i contenuti dell'incontro ma per il momento non si esprime. Per la manifestazione attese tra le 3'000 e le 9'000 persone
LUGANO - Un gay pride in Ticino nel 2018? La possibilità c'è ed è molto concreta, tanto che le associazioni che si occupano di organizzare l'evento si sono già messe in moto.
Negli scorsi giorni c'è stato un incontro con un rappresentante del municipio di Bellinzona e oggi un faccia a faccia con la Città di Lugano, rappresentata dal sindaco Marco Borradori e dal capo dicastero attività culturali Roberto Badaracco. E in agenda è già stato fissato un appuntamento con Locarno.
L'evento, di respiro nazionale, dovrebbe tenersi tra la primavera e l'estate del 2018. Borradori, raggiunto da Liberatv, spiega che il faccia a faccia odierno è servito per un primo scambio di vedute tra Municipio e organizzatori. Un incontro di tipo informativo e conoscitivo per cominciare da una lato a valutare le richieste da parte degli organizzatori del Pride e dall'altro per rispondere alle domande preliminari della Città.
Le parti si sono aggiornate alle prossime settimane. Il Muncipio, ci spiega Borradori, elaborerà una risposta di massima da sottoporre agli organizzatori.
Il sindaco, per il momento, preferisce non esprimersi attendendo il confronto con i colleghi. Ma non è difficile immaginare che l'evento susciti un certo interesse da parte di Lugano, in quanto si stima che possano partecipare dalle 3'000 alle 9'000 persone. E se a questo aggiungiamo la concorrenza di Locarno e Bellinzona….