Mezzi pubblici gratuiti contro lo smog: nessun assalto ai treni. E Regazzi va all'attacco: "La maggior parte dei cittadini costretti ad usare la macchina"
L'offerta messa in campo dal Cantone non sembra aver trovato il riscontro della popolazione. E il Consigliere Nazionale PPD polemizza: "Le misure anti-inquinamento adottate daranno forse un po' si sollievo ma non risolveranno di certo il problema. A questo spunto non ci resta che sperare nella pioggia…"
© Ti-Press / Francesca Agosta
BELLINZONA - Non solo Arealiberale e UDC mostrano perplessità per le misure anti smog mense in atto dal Dipartimento del Territorio per combattere l'emergenza polveri fini nel Sottoceneri. Anche Fabio Regazzi avanza dei dubbi sull'efficacia dei provvedimenti.
In particolare il Consigliere Nazionale PPD si concentra sulla decisione del Cantone di offrire trasporti pubblici gratuiti, come contropartita ai divieti e alla limitazioni decise per arginare lo smog. Un'offerta che tuttavia non sembra aver trovato il riscontro della popolazione, che sostanzialmente non ha rinunciato a spostarsi in automobile.
"Una notizia - scrive Regazzi su Facebook - che non sorprende! Quando si dibatteva dell'imposta di collegamento il fronte contrario aveva sostenuto che tassare i posteggi serviva solo a fare a cassa visto che l'impatto sul traffico motorizzato sarebbe stato trascurabile. Oggi ne abbiamo la riprova: per tutta una serie di motivi, non da ultimo la conformazione del nostro territorio e un'offerta di trasporto pubblico che in buona parte del Cantone non è adeguata, la maggior parte dei cittadini ticinesi sono costretti ad utilizzare la macchina per andare al lavoro".
"Piaccia o non piaccia - conclude Regazzi la sua riflessione - questo è un dato di fatto. In ogni caso le misure anti-inquinamento adottate daranno forse un po' si sollievo ma non risolveranno di certo il problema. A questo spunto non ci resta che sperare nella pioggia…".