POLITICA E POTERE
Jacques Ducry spara a zero su Consiglio di Stato e Gran Consiglio: "Bisogna resistere di fronte a tanta demagogica malafede intellettuale. Vergogna"
Il deputato si scatena contro il taglio di un giudice dei provvedimenti coercitivi deciso su cui siamo chiamati a votare: "Governo e parlamento spendono centinaia di milioni all'anno per opere non sempre indispensabili per migliorare la nostra qualità di vita ma, da gretti pizzicagnoli, vogliono risparmiare 125'000 franchi per far "quadrare" i conti della Repubblica sulla pelle dei nostri diritti fondamentali"
© Ti-Press / Benedetto Galli
BELLINZONA - "Una decisione indegna. Bisogna resistere di fronte a tanta demagogica malafede intellettuale. Vergogna". Parole come pietre quelle utilizzate da Jacques Ducry contro la maggioranza di Governo e Gran Consiglio.
 
Il deputato si scaglia contro il taglio di uno dei giudici dei provvedimenti coercitivi: una delle misure di risparmio su cui saremo chiamati a votare il prossimo 12 febbraio. 
 
"Governo e parlamento - attacca Ducry in un articolo apparso stamane sulla Regione - spendono centinaia di milioni all'anno per opere non sempre indispensabili per migliorare la nostra qualità di vita ma, da gretti pizzicagnoli, vogliono risparmiare 125'000 franchi per far "quadrare" i conti della Repubblica sulla pelle dei nostri diritti fondamentali, delle nostre libertà, vergogna!. È una decisione indegna presa pure da coloro che usano l'argomento delle libertà individuali per la loro propaganda politico-partitica, ma mi sorge un dubbio..forse forse loro non hanno a cuore una Giustizia che funzioni a dovere!". 
 
"Vi chiedo, da ex procuratore ed ex giudice - scrive Ducry rivolgendosi direttamente ai lettori - di resistere, consapevolmente, di fronte a a tanta demagogica malafede intellettuale e crassa superficialità, votando NO allo stralcio del Giudice: la Giustizia è una colonna portante della nostra faticosa democrazia, deve essere  garante dell'eguaglianza di trattamento, delle libertà individuali, esercitate onestamente, dei rapporti cittadino-Stato, di quelli fra i cittadini, la Giustizia non è di destra, non è di sinistra, è di tutti e deve avere i "mezzi" umani necessari per essere veramente Giusta!".
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