Il Governo prende atto con soddisfazione dell’esito positivo della votazione concernente la riduzione del numero di giudici per i provvedimenti coercitivi. La popolazione ticinese, attraverso l’approvazione della modifica della Legge sull’organizzazione giudiziaria proposta da Governo e Parlamento, ha in sostanza confermato la bontà dell’attuale organizzazione dell’Ufficio del giudice dei provvedimenti coercitivi, all’interno del quale continueranno a operare, come dal mese di giugno 2016, tre giudici. Un’organizzazione che consentirà di ottenere un risparmio annuo netto pari a 256'000 franchi consolidando l’intero pacchetto di misure per il riequilibrio delle finanze cantonali. Come deciso dal Gran Consiglio, all’Ufficio in questione, quale misura compensativa, verrà attribuita un’unità giuridica proveniente dall’Amministrazione cantonale, che non intaccherà in alcun modo il risparmio previsto. I tre giudici e i collaboratori dell’Ufficio giudiziario continueranno quindi a operare con l’organico attuale, garantendo, come avvenuto negli scorsi sette mesi, la propria importante attività, accrescendone l’efficienza e l’efficacia mediante una nuova organizzazione dell’esecuzione dei propri compiti.