I folli costi delle difese d'ufficio: 22 milioni e mezzo in quattro anni! Il Governo rende note le cifre rispondendo a un'interrogazione di Lara Filippini. Intanto si lavora per cercare di recuperare parte dei costi, ma è una 'mission impossible'. La depu
La deputata UDC: "A Zurigo, per gli incassi legati alle difese d’ufficio all’interno della magistratura ci sarebbe una sezione specifica che si occupa dei sequestri e della loro realizzazione. Potremmo importare tale soluzione. 22 milioni di uscita a fronte di poco più di 300mila d’incassi impongono un ulteriore sforzo e in questo senso depositerò un secondo atto parlamentare”
Foto: TiPress/Francesca Agosta
BELLINZONA – Qualche mese fa la deputata UDC Lara Filippini presentò un’interrogazione ponendo al Governo alcune domande sui costi del gratuito patrocinio e sulle spese processuali non pagate. Ora è arrivata la risposta che mette in luce un considerevole costo a carico della collettività. Si parla di oltre 22 milioni e mezzo di franchi per le difese d’ufficio negli ultimi 4 anni, soprattutto nel settore penale. Una parte di quei soldi possono essere recuperati dallo Stato, nella misura in cui, per esempio, chi ha beneficiato di un avvocato d’ufficio ha in seguito migliorato la propria condizione economica o ha riottenuto l’accesso a beni che gli erano stati congelati dalla magistratura.
Il Governo sottolinea che proprio per tentare di recuperare parte dell’enorme costo del gratuito patrocinio, nel 2011 è stato creato l’Ufficio dell’incasso e delle pene alternative che tra le varie mansioni ha anche quella di gestire il recupero dell’assistenza giudiziaria concessa ad accusati e imputati indigenti da quell’anno in poi.
Ma recuperare quelle spese sostenute dallo Stato per garantire la difesa a chi non può pagarsi l’avvocato non è cosa semplice. Infatti l’importo che il Cantone è riuscito a riottenere per gli anni tra il 2012 e il 2015 ammonta a soli 300'000 franchi.
L’anno scorso, rileva il Governo, è stato avviato il recupero delle spese giudiziarie per gli anni 2007 e seguenti, per evitare che le procedure finissero in prescrizione. L’importo recuperato è così salito a circa 1 milione e 140'000 franchi. Si tratta, si legge nella risposta all’interrogazione, “di un importo dovuto a casi in cui vi erano dei depositi cauzionali o sequestri confiscati o a casi in cui vi è stato un miglioramento della situazione patrimoniale della persona che ha beneficiato dell’aiuto finanziario dello Stato”.
Lara Filippini ha preso atto della risposta del Governo e commenta: “L’entrata in funzione della nuova Direttrice della Divisione della giustizia ha portato sì, come rileva il Consiglio di Stato, a un notevole miglioramento nella prassi per il recupero, ma siamo ancora ben lontani dall’obiettivo; causa anche la scadenza del termine di prescrizione decennale per i casi antecedenti alla creazione dell’Ufficio dell’incasso e delle pene alternative, per i casi dal 2007 al 2011. Quello che più sconvolge a mio avviso è la cifra enorme per il gratuito patrocinio e le difese d’ufficio che si attesta complessivamente a 22'642'590 franchi”.
Da una parte, aggiunge la deputata, “notiamo – come da risposta del Governo – che è il settore penale a porre i maggiori problemi per il recupero e i costi maggiori sono causati da persone di origine straniera che sono espulse dopo l’esecuzione della pena e non disporrebbero dei mezzi necessari per farvi fronte. Altresì credo però che vi sia anche un uso smodato del gratuito patrocinio - vi sono sicuramente anche degli abusi - e bisognerebbe essere più incisivi. È vero che accanto a questo diritto c’è il dovere, se la situazione patrimoniale lo consente, di rifondere i soldi allo Stato, nel rispetto della collettività, ma c’è anche chi – e non bisogna nascondersi dietro un dito – di tale dovere non se ne cura proprio, causando ulteriori costi”.
Bisogna trovare un modo, conclude Filippini, “per conciliare il diritto al gratuito patrocinio con le questioni economiche e a mio avviso c’è un modo per migliorare la situazione che non causerebbe ulteriori costi, o perlomeno, dove gli incassi sarebbero comunque maggiori. Devo ancora approfondire la questione, ma nel Canton Zurigo, proprio per questa tipologia d’incassi legati alle difese d’ufficio e al gratuito patrocinio, all’interno della magistratura ci sarebbe una sezione specifica che si occupa unicamente dei sequestri e della loro realizzazione. Potremmo importare tale soluzione anche qui in Ticino, 22 milioni di uscita a fronte di poco più di 300mila d’incassi impongono un ulteriore sforzo e in questo senso depositerò un secondo atto parlamentare nel corso della prossima settimana”.