Lo studio dell'Ufficio federale di statistica si riferisce ai dati raccolti nel 2015. In Svizzera 570'000 persone in Svizzera, nel 2015, versavano in condizioni di povertà reddituale. Quasi 145'000 di esse risultavano occupate
Secondo i dati raccolti nella ricerca 570'000 persone in Svizzera, nel 2015, versavano in condizioni di povertà reddituale. Quasi 145'000 di esse risultavano occupate. Tra i gruppi più esposti rientravano quelli composti da persone che vivono sole o in economie domestiche monoparentali con figli minorenni, da persone senza formazione scolastica post-obbligatoria e da persone che vivono in economie domestiche in cui nessun membro è occupato. Rispetto all'anno precedente, il tasso di povertà è rimasto pressoché invariato.
Come negli anni precedenti, i gruppi maggiormente a rischio erano i membri di economie domestiche in cui nessun membro è occupato (tasso di povertà del 18,2%), gli adulti che vivevano soli in età lavorativa (12,5%), i membri di economie domestiche monoparentali con figli sotto i 18 anni (12,5%) e le persone senza formazione scolastica post-obbligatoria (10,9%). Inoltre, anche il tasso di povertà degli stranieri di origine extraeuropea (11,7%) era nettamente superiore a quello della popolazione complessiva.
Anche le persone di 65 anni e più presentavano un tasso di povertà superiore alla media (13,9%), in particolare quelle che vivevano sole (22,8%). Va osservato che nel calcolo della povertà reddituale non sono stati presi in considerazione gli eventuali patrimoni degli interessati. Ma sono proprio le persone a partire dai 65 anni a ricorrere più spesso al patrimonio accumulato per far fronte alle spese correnti, quindi sono sensibilmente meno esposte alla deprivazione materiale rispetto alle persone di altre fasce di età. Solo l'1,9% delle persone in età pensionabile, ad esempio, non era in condizione di pagare puntualmente tutte le fatture, mentre tra le persone di 18-64 anni la proporzione era del 9,3%.