L'autenticità della fotografia che ha pizzicato la Consigliera Federale nel supermercato oltre frontiera, è stata confermata dai collaboratori della ministra. Il sindaco di Gambarogno Tiziano Ponti la difende: "Lo fanno anche tanti ticinesI"
Tutto è nato una decina di giorni fa quando Il Giornale del Ticino ha pubblicato una foto della Consigliera Federale, colta sul fatto alla Unes mentre effettuava acquisti durante uno dei suoi soggiorni estivi trascorsi nella casa di vacanza nel Gambarogno a pochi chilometri dal Confine. Foto la cui autenticità è stata confermata dai collaboratori di Leuthard che tuttavia non hanno voluto aggiungere particolari.
Uno scatto pubblicato proprio nello stesso giorno in cui il collega di Leuthard, Johann Schneider Amman, lanciava il suo programma per contrastare il turismo degli acquisti. Una sfortunata coincidenza che ha dato peso politico alla vicenda (leggi articolo correlato).
L’ultimo giornale in ordine di tempo ad occuparsi del caso è stato 20 minuten che ha pubblicato una dichiarazione critica del Consigliere nazionale UDC Werner Hösli: “Come consigliera federale deve fungere da esempio. Potrebbe anche andare fino a Locarno, che non è poi così lontano.” Critiche che in Ticino ha rilanciato su Facebook anche il deputato leghista Lorenzo Quadri: “Certo che come coordinamento non c'è male: "Leider" Ammann annuncia il nuovo piano contro il turismo della spesa (staremo a vedere) e la Doris va a rifornirsi a Maccagno. E sì che la paga di Consigliere federale dovrebbe ancora permettere di fare la spesa in Svizzera…”.
In difesa della Consigliera federale, sempre su 20 minuten, si schiera invece il sindaco di Gambarogno, Tiziano Ponti . "La signora Leuthard viene vista spesso fare acquisti nei negozi locali”. Ponti sottolinea pure come molti altri ticinesi si rechino a fare la spesa in Italia: "È così da ormai quasi quarant'anni. Nei negozi italiani si trovano inoltre parecchi articoli che da noi non ci sono."