POLITICA E POTERE
Locarno e il licenziamento dei quattro dipendenti, parla il sindaco Alain Scherrer (e manda messaggi chiari): "Certe manchevolezze non sono più tollerabili. Chiediamo tanto al cittadino e dobbiamo rendere conto del nostro agire"
Sta facendo parecchio discutere la decisione del Municipio locarnese di prospettare il licenziamento a quattro dipendenti comunali, a causa delle prolungate assenze. Intervista al sindaco: "Vogliamo che i nostri servizi siano efficienti, sia all’interno che all’esterno. E vogliamo garantire il benessere per i cittadini e tutelare il lavoro dei nostri dipendenti”
Ti Press
LOCARNO -
. Tre funzionari fanno capo al Dicastero servizi pubblici, diretto dal leghista Bruno Buzzini, e una ai Servizi culturali del quale è responsabile il pipidino Giuseppe Cotti.

 

Una via, quella della disdetta del contratto di lavoro, che non è certamente usuale nel settore pubblico, se non per motivi penali o comunque molto gravi. Il Municipio di Locarno, invece, intende interrompere il rapporto lavorativo con i quattro funzionari a causa, citiamo il Municipale liberale radicale Davide Giovannacci, di “reiterate assenze di mesi e mesi, conclamata inefficienza e ripetuta insubordinazione”.

 

“Non è la prima volta - dichiara a Liberatv il sindaco Alain Scherrer - che il Municipio di Locarno procede a dei licenziamenti. I tre preavvisi, infatti, si aggiungono a quello effettuato ai servizi culturali, che risale a prima dell’estate, e ai due dell’istituto S. Carlo. Questa volta la notizia fa più effetto perché sono tre prospettive di disdetta che abbiamo deciso di effettuare in un solo dicastero e simultaneamente”.

 

Le ragioni di questi licenziamenti, prosegue Scherrer, sono da ricondurre in particolare alle prolungate assenze. “Il Municipio - spiega il sindaco - ha analizzato le assenze di tutti i collaboratori dell’Amministrazione nell’arco degli ultimi anni e sono emersi alcuni casi che andavano decisamente oltre la normalità. Non si possono più tollerare manchevolezze simili. Così come pretendiamo da tutti un’assunzione di responsabilità. Dobbiamo pretendere il meglio dalla nostra amministrazione, perché noi chiediamo tanto al cittadino, a cui dobbiamo rendere conto del nostro agire”.

 

Il messaggio insomma è chiaro. L’obbiettivo altrettanto. “Vogliamo - spiega Scherrer - che i nostri servizi siano efficienti, sia all’interno che all’esterno. E vogliamo garantire il benessere per i cittadini e tutelare il lavoro dei nostri dipendenti”.

 

“Con questa decisione - riflette ancora il sindaco - non stiamo sfatando alcun mito. È una leggenda urbana quella narra che all’interno dell’amministrazione pubblica tutto è permesso e tutto è tollerato. Non è vero. A Locarno abbiamo 360 dipendenti e la stragrande maggioranza di questi funzionari va lodata per l’impegno e per il lavoro svolto quotidianamente. Dobbiamo fare in modo che questi dipendenti siano sempre circondati da collaboratori che hanno il medesimo spirito e attaccamento verso la Città”.

 

Da ultimo, Alain Scherrer tiene a fare una sottolineatura importante: “Questi provvedimenti non sono una misura di risparmio, se le procedure andranno in porto, verranno sostituiti”

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
In Vetrina

EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

Fondazione Matasci per l'Arte, "Elisabetta Bursch e l’armonia dei contrari"

22 APRILE 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

LAC, al via “Aspettando l’opera”: un viaggio tra musica, cinema e teatro

22 APRILE 2025
OLTRE L'ECONOMIA

Cc-Ti: “Negoziare? Sì, no, forse, magari…”

17 APRILE 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

Due grandi serate al LAC: la potenza del teatro, la raffinatezza della musica

17 APRILE 2025
ABITARE

Bazzi – Art & Solutions riconfermata tra le eccellenze del settore ceramico

17 APRILE 2025
PANE E VINO

Sessant’anni di storia nel calice: Matasci celebra con una nuova etichetta

11 APRILE 2025
LiberaTV+

POLITICA E POTERE

Telefonini da vietare a scuola? Tre domande a Marina Carobbio

19 APRILE 2025
IL FEDERALISTA

Nonsolomoda... Sergio Morisoli: "E chi è arrivato dopo di noi?"

17 APRILE 2025
ANALISI

Francesco, anatomia di un papato

22 APRILE 2025