No Billag, l'UDC a un passo dal no... Alla fine sceglie la libertà di voto. Marco Chiesa: "Tanto arriverà una nuova iniziativa per ridurre il canone a 200 franchi". E il presidente Marchesi presenta il nuovo acquisto: il deputato ex leghista Cleto Ferrari
Il presidente, Piero Marchesi, pur condividendo le obiezioni sulla SSR, ha detto che “a fronte delle colpe di alcuni dirigenti, non mi sembra corretto penalizzare una regione e i cittadini che beneficiano del servizio pubblico”
foto: TiPress/Tatiana Scolari
TENERO – Riunito ieri sera a Tenero il Comitato dell’UDC ticinese ha deciso di non schierari sull’iniziativa No Billag, lasciando libertà di voto. Una posizione che è prevalsa sul filo di lana, dopo il confronto tra il consigliere nazionale Marco Chiesa, che è contrario all’iniziativa e il vicepresidente Alain Bühler che è tra i più agguerriti fautori.
Il presidente Piero Marchesi, riferisce il Corriere del Ticino, ha messo in votazione tre varianti. L’opzione del sì all’iniziativa ha ottenuto scarsi sostegni, mentre quella della libertà di voto ha prevalso per un solo voto (16 a 15) sull’opzione del no all’iniziativa.
Chiesa, dopo aver spiegato i motivi per cui è contrario all’abolizione del canone, ha garantito che “presto tornerà un’iniziativa per portare il canone a 200 franchi e sono certo che riuscirà a trovare il consenso in tutte le regioni linguistiche”.
E il presidente Marchesi, pur condividendo le obiezioni sulla SSR, ha detto che “a fronte delle colpe di alcuni dirigenti, non mi sembra corretto penalizzare una regione e i cittadini che beneficiano del servizio pubblico”.
Prima del dibattito sull’iniziativa No Billag il presidente Marchesi ha annunciato che Cleto Ferrari, ex deputato socialista, poi leghista e oggi indipendente in Gran Consiglio, entrerà nelle fila dell’UDC. “Non è il primo cambiamento – ha detto precisando che apprezza la chiarezza delle posizioni del partito - ma vi assicuro che è stato ponderato”.