POLITICA E POTERE
No Billag: Canetta punzecchia, Quadri risponde. "I dati di ascolto della RSI sono attendibili come le statistiche della SECO. Chi non ha nessuno che lo elogia, si elogia da solo. Il direttore della RSI fa campagna a tempo pieno"
Il direttore del Mattino ribatte per le rime alle stilettate del numero uno della RSI: "L'articolo di Giuliano Bignasca che ha letto a Teleticino? Quando non si hanno argomenti si tirano in ballo i morti...basta ricordare che il Nano è l'inventore del ben più noto slogan: con la fattura della Billag ci facciamo gli aeroplanini"
© Ti-Press / Samuel Golay
LUGANO - Stamane Maurizio Canetta, commentando i dati d’ascolto della RSI nel 2017, lo ha punzecchiato. E alle punzecchiature del direttore della RSI, Lorenzo Quadri risponde per le rime.

 

Cominciamo dal primo pizzicotto “canettiano”: “Il dinosauro RSI (cit. Lorenzo Quadri) che i fautori dell’iniziativa vorrebbero cancellare - ha scritto il numero uno della radiotelevisione pubblica - raggiunge con i programmi televisivi il 35 per cento dell’ascolto in prima serata”.

 

“Innanzitutto - afferma il direttore del Mattino raggiunto da Liberatv - rispondo che questa è la solita balla che ripetono in continuazione da mesi! Nessuno vuol cancellare la RSI. Se la No Billag dovesse essere accolta, la radiotelevisione pubblica non scomparirà. Ormai lo hanno capito tutti. In secondo luogo mi viene da dire che le statistiche dei dati d’ascolto sono attendibili come quelle della SECO sul mercato del lavoro ticinese….Infine un noto proverbio dialettale dice: chi non ha nessuno che lo elogia, si elogia da solo. Il problema è che Canetta, anziché fare il direttore della RSI, sta facendo il politico a tempo pieno occupandosi solo della campagna contro l'iniziativa. E non capisco perché si agita tanto: se tutti guardano e apprezzano la RSI, la No Billag verrà di sicuro spazzata via con il 95% dei voti…”.

 

Seconda punzecchiatura di Canetta: “Gli show case (“non è cultura, non è servizio pubblico”, cit. Lorenzo Quadri) riempiono lo studio 2 di Besso, ci sono giovani e meno giovani, gli artisti sono entusiasti”.

 

Quadri: “Ribadisco quanto ho già detto: a mio avviso gli show case non sono servizio pubblico. Si tratta di eventi commerciali che andrebbero finanziati senza attingere ai proventi della Billag. Il servizio pubblico non può comprendere un’offerta di intrattenimento fine a stessa. Non è giusto che tutti siano obbligati a pagare il canone più caro d’Europa per finanziare il concerto di Tiziano Ferro….”

 

Ma il direttore del Mattino ha qualcosa da dire anche sulla chiosa di Canetta. Questa: “Quando vedo gli occhi felici del pubblico, sono felice perché collaboratori e collaboratrici della RSI hanno contribuito a dare un lampo di felicità alla gente. Anche questo è un compito del servizio pubblico. I promotori della No Billag vogliono cancellare questa felicità”.

 

“Qui - attacca Quadri - siamo al melodramma ottocentesco….Mi chiedo se gli occhi dei collaboratori della RSI sono pieni di felicità anche ricordando quando Canetta attuava licenziamenti all’americana, facendo scortare i colleghi all’uscita dalle guardie di sicurezza…In ogni caso: se il pubblico è così felice della RSI, sarà altrettanto felice di continuare a pagare un abbonamento qualora la No Billag venisse approvata dal popolo”.

 

Infine al Consigliere Nazionale leghista, chiediamo dell’articolo di Giuliano Bignasca letto da Canetta durante il confronto televisivo a cui hanno partecipato a Teleticino. Un articolo in cui il Nano sottolineava l’importanza per il Ticino della chiave di riporto del canone, grazie alla quale, via RSI, arrivano nel Cantone 200 milioni di franchi dal resto della Svizzera.

 

“Quando non si hanno argomenti - ribatte Quadri - si tirano in ballo i morti….Stiamo parlando di un articolo di oltre 15 anni fa: probabilmente allora la Lega credeva ancora che si potesse cambiare dall’interno la RSI, riformandola in modo che non fosse più uno strumento di potere al servizio della partitocrazia. Ricordo che il Nano è l’inventore del ben più noti sloga: con la  fattura della Billag ci facciamo gli aeroplanini! Quanto alla chiave di riparto a favore del Ticino, non credo che questo sia un motivo sufficiente per farsi andare bene tutto. Personalmente non intendo farmi ricattare con questo argomento”.

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