Secondo il vicesindaco la struttura dovrebbe accogliere i casi sociali che tengono un comportamento fuori dalla norma ma che non sono sanzionabili per legge
È questa la proposta di Michele Bertini per combattere il disagio sociale in Città. Il vicesindaco ha lanciato l’idea attraverso un’intervista rilasciata alla Regione.
“La scena aperta della droga - ha dichiarato Bertini - rappresenta certo uno dei disagi sociali che nessuno vorrebbe vedere in città, come combatterla? La risposta più facile, cioè quella di far sloggiare individui che assumono comportamenti fuori dalla norma, primo non è sempre possibile per legge, secondo dove dovrebbero andare senza rappresentare solo uno spostamento del problema? In assenza di comportamenti sanzionabili, non è competenza della polizia prendersi a carico fenomeni di disagio sociale che si riscontrano soprattutto nelle realtà urbane”.
Di qui l’idea di creare una struttura. La Città, nel corso dell’anno, intende rafforzare la presenza degli operatori di prossimità che si occupano dei tossicodipendenti. Ma, secondo Bertini, “non sarà una sola figura in più a risolvere questa problematica sociale. L’auspicio è quello di dare un contributo nello sviluppare e rafforzare il necessario lavoro in rete con tutte le istanze preposte. Ritengo si debba facilitare e promuovere la presa a carico di queste persone in strutture adeguate”.