POLITICA E POTERE
Locarno, San Carlo nel caos dopo le dimissioni del direttore a un anno dalla nomina. Ora il problema non è più gestionale ma politico. Dopo il PLR anche il PPD invita il Municipio "a interrogarsi sulla gestione del dossier". E si fa largo l'idea di un rim
Tra i partiti di maggioranza, e lo si evince tra le righe dei comunicati stampa, si fa largo l’idea di un rimpasto dei dicasteri con l’obiettivo di togliere la gestione del San Carlo a Ronnie Moretti e di affidarla a un altro municipale
Foto: TiPress/Samuel Golay
LOCARNO - In una città dove le cose sembrano andare a meraviglia, caratterizzata negli ultimi anni da progettualità, entusiasmo e rinnovamento sul piano della conduzione politica, c’è un neo che proprio non si riesce ad estirpare: il neo della casa per anziani San Carlo.

Anche Stefano Hefti, l’ultimo in ordine di tempo a dirigere l’istituto locarnese, ha gettato la spugna nei giorni scorsi, ad appena un anno dalla sua entrata in funzione, e adesso i nodi vengono al pettine. E sono nodi politici. Non più semplicemente gestionali. Che il Municipio deve pubblicamente chiarire, perché nelle comunità le case per anziani sono istituti socialmente “sensibili”.

Forse Hefti, al di là delle competenze che gli sono riconosciute, non era l’uomo giusto per traghettare il San Carlo fuori dal pantano in cui si è arenato negli ultimi anni. Sta di fatto che adesso la situazione non può essere risolta senza una seria analisi politica del caso. Lo dimostrano i comunicati stampa diramati nelle ultime ore dalle sezioni del PLR e del PPD locarnesi, partiti che in Municipio hanno, insieme, la maggioranza assoluta. Entrambi invitano il Municipio ad affrontare il problema “con determinazione”.

, il PLR ha scritto ironicamente: “Mordasini, Margani, Fabbri, Minacore, Rossi, Hefti: non è la formazione di una squadra alle Olimpiadi di Pyeongchang, ma i direttori o simili (o nominati o licenziati o ad interim o dimissionari) che si sono susseguiti alla direzione dell’Istituto S. Carlo di Locarno in poco più di due anni. Roba da Guiness dei primati”.

Poi il PLR ha puntato il dito contro il municipale socialista Ronnie Moretti: “Solo il responsabile politico dell’Istituto poteva continuare a rassicurare tutti – si legge nel comunicato -. Già il 9 luglio 2016 affermava: “oggi queste criticità sono praticamente risolte”, “la falla ha potuto essere tappata in poco tempo”. E dopo il recente licenziamento delle due caporeparto: “le criticità sono state in parte risolte e in parte lo saranno nel prossimo futuro. Compito della Direzione dell’Istituto è di procedere con l’analisi di dettaglio… La funzionalità della casa è stata garantita da un clima di lavoro migliore, comprovato dalle verifiche che si sono succedute”.

Oggi è arrivata la nota del PPD, firmata dal presidente della sezione, Angelo Pelloni, che scrive: “Ancora un vento di crisi sull’istituto San Carlo di Locarno, per l’ennesima partenza di un suo direttore. Ciò alimenta ulteriormente la preoccupazione del PPD per questo susseguirsi di vicende negative in seno all’istituto. Non vogliamo alimentare polemiche, ma vogliamo il bene dei nostri anziani a cui teniamo molto, una ottima qualità dei servizi e un sereno clima di lavoro. Il PPD ribadisce la necessità di soluzioni concrete e invita il Municipio a interrogarsi sulla gestione del dossier e a prendere in mano la situazione. Come abbiamo detto più volte in sede di Consiglio Comunale, da ultimo durante la discussione dei preventivi 2018, siamo ormai più che convinti che l’istituto debba passare finalmente a una gestione autonoma, cioè scorporata dall’amministrazione comunale (ente autonomo)”.

Già, l’ente autonomo è un progetto sul quale il Municipio sta lavorando, e c’è già una perizia che indica le modalità per costituirlo. Ma non sarà possibile scorporare il San Carlo dalla gestione municipale prima del gennaio 2020. Insomma, ci vorranno ancora un paio d’anni. Nel frattempo, tra i partiti di maggioranza, e lo si evince tra le righe dei comunicati stampa, si fa largo l’idea di un rimpasto dei dicasteri con l’obiettivo di togliere la gestione del San Carlo a Moretti e di affidarla a un altro municipale.

emmebi

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