Così si sono succeduti i vari direttori e vice: “Mordasini e Margagni, erano sì partiti con buone intenzioni, ma hanno poi gestito la struttura in maniera troppo verticistica e autoritaria. È seguito un interinato di pochi mesi con il direttor Fabbri e la sua capo cure Minacore, prestati da una casa per anziani di Ascona. Minacore, con atteggiamenti piuttosto arroganti, ha imposto una sua interpretazione del Rai, lo strumento per la valutazione dell’anziano che, a seconda del "punteggio raggiunto", permette di stabilire, fra altro, il fabbisogno di personale (…).