Nella sentenza si afferma inoltre che il caso del Pastore Rivoir – colui che negli anni ‘70 fece entrare illegalmente in Svizzera 400 profughi cileni – non può essere preso in considerazione poiché i profughi provenivano direttamente dal Cile, mentre in realtà anche in quell’occasione i cileni transitarono tutti dall’Italia, un paese non in guerra, prima di essere ospitati in Ticino”, chiariscono i responsabili della comunicazione della Bosia.