Polemico il commento su quali potrebbero essere i cambiamenti per il Cardio una volta passato sotto l’EOC: “Potrà continuare a operare allo stesso modo: semplicemente spariranno le 7 poltrone del Consiglio di fondazione"
L’EOC, insomma, tira dritto per la sua strada. Nessuna apertura nonostante proprio ieri sera, oltre 1’500 cittadini si sono radunati al capannone di Pregassone per sostenere le rivendicazioni del Cardiocentro.
“Ci sono molti sentimenti in gioco e un sacco di ultras, ma il passaggio ci sarà”, ha dichiarato Sanvido, secondo quanto riportato dal CdT online. "Conta l'atto di fondazione, un documento che parla chiaro e che dopo 25 anni prevede il passaggio in mani pubbliche, e dunque di tutti i ticinesi, del Cardiocentro".
Polemico il commento su quali potrebbero essere i cambiamenti per il Cardio una volta passato sotto l’EOC: “Potrà continuare a operare allo stesso modo: semplicemente spariranno le 7 poltrone del Consiglio di fondazione e Tiziano Moccetti andrà in pensione e il suo testimone passerà al delfino Giovanni Pedrazzini”. Poltrone, vale la pena ricordalo, dove per 10 anni è stato seduto anche lui.
Fine delle trattative quindi? No. “Noi non ci siamo mai alzati dal tavolo”, ha risposto Sanvido. Ma è chiaro che leggendo le dichiarazioni delle due parti, le distanze appaiono ancora lontanissime.
Quanto al piano strategico presentato stamane, l’EOC ha evidenziato come sia stato elaborato sul concetto di lavorare assieme, per consentire ai collaboratori di offrire al paziente le migliori cure possibili su tutto il territorio. Il progetto ha due obiettivi strategici aziendali: mantenere elevata l’attenzione verso la qualità delle cure erogate e il loro valore per i pazienti; assicurare all’EOC una maggiore solidità finanziaria. I progetti prioritari concreti definiti nel nuovo Piano strategico sono 14: toccano cinque diversi ambiti e riflettono la missione, la visione e i valori dell’EOC. Con l’attuazione delle azioni previste, l’EOC rinnova il suo impegno ad offrire alla popolazione cure appropriate e sempre migliori e ai professionisti del settore sanitario un’opportunità formativa attrattiva, nonché la possibilità di contribuire allo sviluppo della medicina con attività di ricerca riconosciuta a livello nazionale e internazionale.