E aggiunge: “Se avessero avuto un po’ di umiltà nell’ascoltare gli umori della gente avrebbero corretto la rotta prima di andare al voto. Forse da parte dei sindaci, che sicuramente hanno agito in buona fede, sarebbe stato auspicabile un approccio più prudente considerate le sensibilità che questa votazione andava a toccare. Così adesso ci troviamo con un pungo di mosche in mano, mentre un parco regionale, che era a mio parere l’alternativa da seguire, sarebbe già operativo da tempo. Certo, si tratta di una soluzione meno ambiziosa, ma il meglio è spesso nemico del bene”.