Secondo Boris Bignasca si tratta di "chiari segnali, che non vanno sottovalutati, della presenza in Svizzera di un islam politico sostenuto e finanziato dall’estero, che prolifera in talune moschee e centri culturali e che impedisce la pacifica integrazione e mette a rischio la nostra sicurezza". "Pertanto – continua Bignasca nell'interrogazione –, la decisione del Governo austriaco di chiudere le moschee fondamentaliste ed espellere i relativi imam è da accogliere positivamente, essendo un provvedimento concreto contro l'integralismo islamico e i predicatori d’odio".