Ci sarà comunque tempo per trovare una soluzione che non scontenti una regione che mai le Ferrovie hanno voluto svantaggiare, spiega Ducrot. Vi parteciperanno Rappresentanti di Cantone, FFS e Ufficio Federale dei Trasporti
BELLINZONA - Il nuovo CEO delle FFS, Vincent Ducrot, ha incontrato il Consiglio di Stato ticinese. Subito dopo si è tenuta una conferenza stampa per parlare delle conclusioni cui si è giunti.
Zali: "Incontro servito per conoscere Ducrot"
"È stato un incontro ordinario del Consiglio di Stato coi vertici delle FFS, di solito si teneva in occasione del Festival. Oggi è stato incentrato più che altro sulla conoscenza del nuovo CEO. Per il resto si è fatto il punto sull'avanzamento dei nuovi dossier, lo sguardo va alla prossima apertura della galleria di base del Ceneri ma anche all'iter dei lavori per lo stabilimento di lavoro di Arbedo-Castione e anche il tema del Mendrisiotto".
Ducrot: "Sono una persona che mette le carte in tavolo"
"Sono felice di essere a Bellinzona. È importante avere incontri regolari con i rappresentanti politici e una buona collaborazione col Ticino. Ci saranno molti eventi nei prossimi anni, partendo dalla messa in azione del tunnel del Ceneri. Sarà il primo passo. I ritardi, in particolare per quanto concerne il raddoppio dei binari sulla tratta Contone-Tenero sono dovuti al Covid, non c'entra nulla il lavoro pubblico o privato, coi cantieri chiusi ci siamo trovati in ritardo. Sarà tutto pronto entro aprile 2021. Grazie alla buona collaborazione col Cantone, le ripercussioni saranno minime".
"Ad ogni modo avremo un miglioramento dell'offerta che dimezzerà il tempo di percorrenza fra i luoghi urbani ticinesi, combinando ciò con il trasporto su gomma possiamo dire che il Ticino potrà contare su un trasporto pubblico eccellente".
"Alla fine del 2022 vedremo se il tunnel del Gottardo sarà finito. Abbiamo un limite di capacità importante, ma solo allora avremo il massimo".
"Esamineremo anche le questioni relative ai treni di lunga percorrenza e le loro eventuali fermate a Chiasso e Mendrisio. Vanno tenute conto le infrastrutture necessarie, anche se non solo: anche la capacità della Galleria del Gottardo. Cercheremo di trovare delle soluzioni, anche grazie a un tavolo di lavoro".
"Sono conosciuto come una persona che mette le carte in tavola e la collaborazione col Ticino è importante".
Zali: "Per il Mendrisiotto non è colpa delle FFS"
"Per quanto concerne il Mendrisiotto, la situazione che si viene a creare per il 2021 non è a causa delle Ferrovie, non vogliono penalizzare la regione. Si tratta di problemi tecnici per i quali riceveremo delle risposte tecniche e articolate. L'altro messaggio è che verrà avviato un tavolo di lavoro, che si riunirà già questo lavoro, per minimizzare gli effetti negativi della situazione e trovare delle soluzioni. I condizionamenti sono dovuti alla struttura delle stazioni che li devono accogliere ed anche dei problemi di capacità che si stanno mostrando alla Galleria del Gottardo, inoltre l'Italia con le sue capacità non agevola questi convogli".
Ducrot: "Non sono previsti aumenti dei prezzi"
"Non sono previsti aumenti del prezzi. Non sono decisioni di FFS, il sistema tariffario è nazionale, noi siamo una sola voce e serve la maggioranza. Comunque al momento non si pensa a aumentare i prezzi. Vogliamo guadagnare la fiducia dei clienti prima di tutto".
Cattaneo (Direttrice Regionale Sud): "Ecco chi ci sarà al tavolo di lavoro"
"Al tavolo di lavoro appresentanti Cantone, FFS e Ufficio Federale dei Trasporti, sono loro che dovranno risolvere alcuni problemi legati alla lunga percorrenza, non solo del Mendrisiotto. Il 31 agosto ci sarà l'incontro di apertura del tavolo, poi si faranno delle valutazioni, vedendo anche il flusso dei viaggiatori con l'apertura parziale del Ceneri. Non abbiamo tempi stretti, c'è tempo, come detto da Ducrot e Zali ci sono limitazioni tecniche che non si risolvono dall'oggi al domani, importante è avere qualcosa su cui lavorare".
"Le Officine? È valido quanto firmato nel 2017, tutto sta proseguendo bene, anche la parte di trasformazione per portare le Officine nell'era dello stabilimento industriale".
"Per quel che riguarda l'offerta con l'entrata in vigore del Ceneri, ne parleremo in una conferenza stampa nei prossimi giorni".
Ducrot: "Il Covid è un'incognita"
"Il Covid è un elemento nuovo. Abbiamo una prima fase, le persone non prendevano i mezzi pubblici perchè era troppo difficile. Adesso abbiamo avuto una ripresa, ora c'è l'obbligo delle mascherine. Abbiamo recuperato circa l'80% del pubblico. Ci sono ancora dei gruppi importanti che non vanno in ufficio tutti i giorni, ma in modo alternato. Stiamo facendo degli sforzi, guadagniamo circa 2-3% di passeggeri ogni settimana, è un recupero lento. Nessuno ha l'esperienza del Covid, nessuno sa che cambiamenti ci saranno nella società. Per ora prendiamo giorno per giorno, cerchiamo di lavorare al meglio sulla prevenzione, sulle misure come disinfettare e far rispettare le distanze sociali".
"Abbiamo deciso con l'Ufficio Federale della Sanità di non mettere i disinfettanti nei treni. Il treno e i trasporti non sono fra i principali mezzi di contagio, dunque vuol dire che la misura della mascherina funziona, se ci fossero sviluppi vedremo. Garantiamo dei disinfettanti all'entrata delle stazioni. Adesso non è necessario posizionarli anche nei treni".
"Non prenderemo misure particolari per i treni affollati per gli studenti: vale quanto deciso dalle autorità federali e cantonali, noi non abbiamo la competenza per andare lontano. Dipendiamo da decisioni prese da altri, non possiamo assumere misure particolari. Collaboriamo coi Cantoni per capire che cosa è necessario fare".
Zali: "Non si può garantire un posto seduti a tutti"
"Per il sovraffollamento in generale non ci sono soluzioni magiche. Si è legati alla possibilità di far circolare un certo numero di treni all'ora. Faremo circolare treni con più capacità, anche con treni a due piani, dunque avremo un aumento dei posti nei prossimi anni, per alleviare le situazioni a imbuto. Come è sempre stato detto, non si può assicurare a tutti un posto seduti, in nessuna parte della Svizzera".
Cattaneo: "Ci vorrebbero accordi con le scuole"
"Con la SUPSI di Mendrisio abbiamo un accordo in modo che non comincino tutti alla stessa ora, per far sì che ci sia un equilibrio di frequenza sui treni. Vorremmo trovare una convenzione simile anche con altre realtà scolastiche".