Il Cavaliere attacca: "Non lo avrei mai incontrato. Giudico molto negativamente questo signore". Forte irritazione da parte della Presidente del Consiglio
MILANO - Le ultime dichiarazioni di Silvio Berlusconi contro il presidente ucraino Volodymyr Zelensky hanno scatenato un putiferio. Dopo il caso degli audio rubati di qualche mese fa quando, conversando con alcuni parlamentari di Forza Italia, il Cavaliere aveva raccontato di aver ricucito il suo rapporto personale con Putin a colpi di casse di Vodka e di Lambrusco, ieri sono arrivate le nuove parole di Berlusconi sul conflitto tra Russia e Ucraina. Questa volta, però, nessuna possibilità di appellarsi a un fraintendimento, in quanto l’ex presidente del Consiglio ha parlato ai giornalisti all’uscita dal seggio di Milano in cui si era recato a votare per le regionali in Lombardia.
“Io - ha dichiarato Berlusconi - a parlare con Zelensky se fossi stato il presidente del Consiglio non ci sarei mai andato perché stiamo assistendo alla devastazione del suo paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili. Bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto, quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore”.
“Per arrivare alla pace - ha aggiunto il presidente di Forza Italia - penserei che il signor presidente americano dovrebbe prendersi Zelensky e dirgli: ‘È a tua disposizione dopo la fine della guerra un piano Marshall per ricostruire l’Ucraina. Un piano Marshall da 6, 7, 8, 9mila miliardi di dollari, a una condizione: che tu domani ordini il cessate il fuoco, anche perché noi da domani non vi daremo più dollari e non ti daremo più armi. Soltanto una cosa del genere potrebbe convincere questo signore (Zelensky, ndr) ad arrivare ad un cessate il fuoco”.
Le parole di Berlusconi hanno immediatamente scatenato reazioni a livello nazionale e internazionale. Del resto Forza Italia è uno dei tre partiti che regge il Governo di Giorgia Meloni. E proprio Giorgia Meloni ha fatto filtrare sulla stampa tutta la sua irritazione e delusione per le parole dell’alleato, giudicate come espressione della propaganda di Putin.
Non ha caso, già ieri sera, la presidenza del Consiglio è stata costretta a diramare una nota in cui si ribadisce quanto segue: “Il sostegno all’Ucraina da parte del governo italiano è saldo e convinto, come chiaramente previsto nel programma e come confermato in tutti i voti parlamentari della maggioranza che sostiene l’Esecutivo”.
Grande imbarazzo anche all’interno della stessa Forza Italia, che nel Governo esprime ministri importanti, a cominciare dal capo degli esteri Antonio Tajani. Ed è stato lo stesso Tajani ad intervenire con un comunicato che prova a gettare acqua sul fuoco: “Forza Italia è da sempre schierata a favore dell’indipendenza dell’Ucraina, dalla parte dell’Europa, della Nato e dell’Occidente. In tutte le sedi continueremo a votare con i nostri alleati di governo rispettando il nostro programma”.
Ma ormai la frittata è fatta.