POLITICA E POTERE
Il PLR cannoneggia la Divisione scuola. Nel mirino Emanuele Berger
Il presidente Alessandro Speziali, il capogruppo Matteo Quadranti e la vicepresidente Natalia Ferrara: "Il Governo ha ancora fiducia in lui?"
TiPress/Alessandro Crinari

BELLINZONA - Il PLR attacca frontalmente il direttore della Divisione scuola Emanuele Berger. Lo fa con un’interpellanza firmata da dei vertici: il presidente Alessandro Speziali, il capogruppo Matteo Quadranti e la vicepresidente Natalia Ferrara. Titolo: “La conduzione della Divisione della scuola merita ancora fiducia?”.

Lo spunto è il recente caso “preoccupante” dell’abilitazione dei docenti presso il Dipartimento formazione e apprendimento (DFA), “che – scrivono i tre deputati nell’atto parlamentare - giustamente pone quesiti centrali e ben più ampi. Non si tratta solo della capacità di assicurare una prospettiva a chi decide di dedicarsi alla formazione ticinese, ma concerne anche le capacità gestionali di uno dei servizi dello Stato più importanti (…). Non possiamo esimerci dal rilevare come negli ultimi anni siano emersi più volte aspetti problematici che hanno provocato disfunzioni, accese discussioni e malumori – non solo con la politica, ma all’interno del mondo scolastico stesso”.

 

Speziali, Quadranti e Ferrara citano poi “alcuni esempi oltre al caso più recente sull’abilitazione dei docenti:

- la modalità di conduzione e presentazione del modello de La Scuola che verrà

- l’approccio iper-teorico a quella che è invece la realtà pratica nell’insegnamento

- la difficoltà a stabilire un dialogo e un coinvolgimento vero sui progetti proposti dalla scorsa direzione del DECS, sui loro contenuti e modalità

- le valutazioni molto opinabili delle sperimentazioni o dei sondaggi promossi

- l’incapacità di garantire costantemente assunzioni regolari e all’altezza delle competenze richieste

- la costante difficoltà a concepire visioni e approccio pedagogici e educativi diversi da quelle perorate dalle direzioni DECS.

Purtroppo, l’elenco ci impone una seria riflessione sulla capacità della testa della Divisione della Scuola di assicurare una conduzione aperta al dialogo, pluralista, competente e orientata alle competenze e al merito; tanto più che la medesima figura svolge il ruolo di coordinatore del DECS”.

Seguono le domande al Consiglio di Stato:

- La conduzione della Divisione della scuola di Emanuele Berger gode ancora della piena fiducia del Governo e del Dipartimento competente?

- Il Governo e il DECS ritengono che il mondo della scuola ticinese riponga ancora la massima fiducia nella conduzione della Divisione scuola? Come giudica il crescente malumore, che prende forma anche attraverso prese di posizione all’indirizzo del Dipartimento?

- Come giudica il Consiglio di Stato la recente presa d’atto degli errori commessi nell’elaborazione delle stime del fabbisogno di docenti e conseguentemente nell’ambito dell’abilitazione?

- Il Consiglio di Stato non ritiene doveroso commissionare un’analisi del funzionamento della Divisione della scuola, anche alla luce delle numerose critiche emerse nella conduzione di progetti, sperimentazioni, modifiche di legge eccetera?

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