Caratti, "Beltraminelli sta sfogliando la margherita e politicamente sa che non gli conviene schierarsi contro il Cardio, nel florido elettorato luganese"
Il direttore de La Regione in un editoriale sul tema (pur sposando la posizione che il Cardiocentro debba confluire nell'EOC) pone un nuovo quesito: "chi fu l'interlocutore di Moccetti, l'EOC o il Cantone?". Se fosse stato quest'ultimo, toccherebbe al pipidino, ma nessuno in Governo pare volersi schierare contro l'ospedale del cuore
LUGANO- Se il direttore del Corriere del Ticino Fabio Pontiggia si era schierato a favore del Cardiocentro autonomo, non si può dire lo stesso del suo omologo de La Regione, Matteo Caratti.
“Perché mai dunque il Cardiocentro deve tornare sotto l’Ente? Perché ‘pacta sunt servanda’, gli accordi vanno rispettati. Tanto più se a rimangiarseli è chi li ha a suo tempo sottoscritti. Paura di cosa? Che l’Ente ci guardi dentro? E pensare che stiamo avviando un Ticino universitario, anche sul fronte medico. Mentre nasce – speriamo di punta e aperto – non è opportuno che si mantengano baronie private!”, tuona.
Oltre al fatto di contestare che chi vuole l'ospedale del cuore indipendente (dato che con ogni probabilità si è reso conto che sotto l'EOC perderebbe l'eccellenza che è ora, oltre a posti di lavoro e molti lo hanno capito sostenendo la causa del gruppo Grazie Cardiocentro), il direttore del giornale sposta la questione su un altro punto. “Chi fu la controparte di Moccetti/Cardiocentro? Il Cantone? Se sì, è a tutti evidente il silenzio di Paolo Beltraminelli, direttore del Dss. Se la controparte fu invece l’Eoc, a parte qualche momentanea mini-esternazione, non si può dire che direttore e/o presidente del Cda si siano finora prestati a sostenere in modo organico e pubblico le ragioni di un rientro del Cardiocentro sotto le ali dell’Ente”, si chiede Caratti.
Ma Beltraminelli, quindi? “In vista delle prossime elezioni, sta facendo i conti con la margherita in mano, sfogliando petalo dopo petalo un ‘sì, mi conviene/no, non mi conviene’. È evidente che la margherita politologa risponda: ‘Ma sei matto? Esporti, nel florido bacino elettorale luganese? Acqua bassa, mi raccomando!’.”. Insomma, per Caratti nessuno nell’Esecutivo vuole schierarsi contro il Cardio.