Ora, però, qualche dubbio comincia a sollevarsi anche sulla presidenza del PPD, in quanto il caso della ormai famosa cena di Bormio, in Valtellina, ha fortemente indebolito Fiorenzo Dadò. Questo al di là del giudizio di merito sulla fattispecie. La domanda che circola con insistenza nella pancia pipidina è questa: come possiamo permetterci di affrontare la prossima, ma ormai imminente, campagna elettorale per le cantonali dell’aprile 2019 con un ministro e un presidente ‘azzoppati’? Le risposte dovranno, anche in questo caso, venire dal partito.