SECONDO ME
"Il progetto UE per soffocare la Svizzera ribelle". Piero Marchesi scatenato contro il progetto di accordo quadro tra Europa e Svizzera: "A casa nostra decidiamo le nostre leggi senza farcele imporre da Bruxelles"
Il presidente dell'UDC ci scrive: "L'iniziativa Contro i giudici stranieri lanciata dall'UDC, dove prevale il diritto svizzero su quello internazionale, non piace all'UE. Dove sarebbe la novità?"
©Ti-Press / Tatiana Scolari
di Piero Marchesi*

 

L'iniziativa Contro i giudici stranieri lanciata dall'UDC, dove prevale il diritto svizzero su quello internazionale, non piace all'UE. Dove sarebbe la novità? La proposta vuole rivalutare e valorizzare il concetto dell'autodeterminazione. A casa nostra decidiamo le nostre leggi senza farcele imporre da altri in modo arbitrario. Evidentemente a Bruxelles ciò da fastidio, perché va contro il loro progetto di soffocare la Svizzera con accordi e leggi che impediscono al popolo di autodeterminarsi.

 

L'accordo quadro proposto dall'UE, con il consenso della maggioranza del Governo, prevedrebbe anche la ripresa automatica del diritto europeo. Sarebbe la fine della democrazia diretta con iniziative e referendum, a decidere saranno pochi “saggi” e il popolo obbligato a subirne le conseguenze senza fiatare. Più o meno come accade in tutti i Paesi europei e in quelli dove vige una dittatura. Che é più o meno la stessa cosa. La visione dell'UE è chiara: la Svizzera ha rifiutato l’adesione all'UE, grazie alla maggioranza politica svizzera che è a noi asservita, la imbrigliamo con una serie di accordi che la porteranno all'asfissia. A questo punto anche il popolo elvetico cattivo e testardo non potrà che soccombere e accordare l'adesione.

 

L'UE fa i suoi interessi e li fa piuttosto bene. Vergognosa è la posizione della maggioranza del Consiglio federale che ha già preavvisato negativamente l'iniziativa Contro i giudici stranieri. Per i Consiglieri federali contrari alla proposta, la questione non si pone, guai a dare qualche fastidio all'UE. La loro maggior ambizione è quella di piegare la testa e soddisfare tutte le richieste dei burocrati di Bruxelles. Lo hanno dimostrato ancora di recente con la disponibilità ad accogliere la nuova direttiva UE sulle armi, che di fatto irrigidisce le regole per il possesso e utilizzo a scopo ricreativo di armi da fuoco. In perfetto disprezzo delle tradizioni elvetiche.

 

La maggioranza della politica svizzera non fa gli interessi del Paese, rimane solamente il popolo a combattere per quei capisaldi che hanno fatto grande il nostro Paese, libertà, sovranità e indipendenza. Sappiamo che questa è una grande battaglia, difficile e dura, ma che deve essere combattuta per mantenere il nostro Paese fuori dall'UE. Per il bene nostro e delle future generazioni.

 

*Presidente UDC Ticino

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