Nell'ambito della 102esima Assemblea ordinaria della cc-Ti Martinetti è stato confermato all'unanimità per i prossimi tre anni. Salutano l'Ufficio presidenziale Gianni Albertoni e Silvio Bizzini
BELLINZONA – Si è svolta oggi a Bellinzona la 102esima Assemblea generale ordinaria della Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del cantone Ticino. Alla presenza di oltre 400 fra ospiti e delegati, in rappresentanza delle 44 associazioni di categoria affiliate alla Cc-Ti e degli oltre 900 soci individuali, Glauco Martinetti è stato confermato all’unanimità alla Presidenza fino al 2023.
Nel suo discorso, egli ha sottolineato l’importanza di ritrovare un equilibrio di giudizio verso le aziende nella discussione pubblica. Il Direttore Luca Albertoni ha rilevato come il gettito fiscale delle persone giuridiche sia rimasto stabile nel corso dell’ultimo decennio, malgrado il tracollo delle entrate provenienti e generate dal settore bancario. Segno inequivocabile di un tessuto economico dinamico e di qualità.
L’ospite Lino Guzzella, Professore ETH Zürich, si è soffermato sul contesto svizzero quale luogo ideale per l’innovazione, sottolineando anche le importanti peculiarità ticinesi sul tema. Nell’Ufficio presidenziale, composto da 21 membri, espressione di tutti i settori economici, sono stati nominati Roberto Bonfanti (settore dell’automobile), Alessandro Colombi (settore dell’editoria) e Didier Guglielmetti (settore dell’artigianato).
Un ringraziamento particolare è stato rivolto agli uscenti Gianni Albertoni e Silvio Bizzini per la lunga militanza e il lavoro svolto nell’Ufficio presidenziale. Nel suo discorso, il Presidente Glauco Martinetti ha sottolineato il sentore di una sempre crescente ostilità verso le aziende nella discussione pubblica. Una mancanza di equilibrio nei giudizi che danneggia non solo le imprese e il tessuto economico, ma tutto il cantone.
L’auspicio è che anche al mondo imprenditoriale venga riconosciuta la credibilità che merita, sanzionando chi non rispetta le regole, ma rispettando il lavoro della stragrande maggioranza degli imprenditori onesti che contribuiscono alla crescita quantitativa e qualitativa del cantone. E’ pertanto necessario dire basta a un “gioco al massacro” finalizzato solo a raccogliere audience e “like”, per concentrarsi su un lavoro costruttivo, fatto di confronti anche duri ma basati sui fatti concreti.
Il Direttore Luca Albertoni ha posto l’accento sul fatto della crescita in termini di valore dell’economia cantonale, che ha saputo rimediare, grazie al suo tessuto diversificato, alla crisi che ha colpito il settore bancario. Ciò è dimostrato dal fatto che negli ultimi dieci anni il gettito fiscale generato dalle persone giuridiche è rimasto costante, malgrado quello prodotto dal settore bancario sia crollato.
Luca Albertoni ha pure sottolineato con soddisfazione il fatto che il Consiglio di Stato qualche giorno fa ha risposto in maniera positiva a un’interpellanza interpartitica che chiede l’eliminazione di taluni doppioni dell’amministrazione cantonale e quindi di burocrazia inutile che ostacola il lavoro delle imprese. L’ospite Lino Guzzella si è soffermato sui fattori-chiave del successo elvetico nel mondo e perché la Svizzera con la creatività e la capacità di rischiare si è issata in vetta alla classifica dei paesi più innovativi.
Mantenendo condizioni-quadro favorevoli, la Svizzera ha buone possibilità di difendere la sua posizione e anche il Ticino può giocare un ruolo decisivo in questo contesto, grazie al forte sviluppo della spinta innovativa presente nel nostro cantone.