DEKALOG 3 + DEKALOG 4 di Krzyzstof Kieslowski Focus sulla Polonia Cricolo del Cinema Locarno

DEKALOG, 3 | Krzysztof Kieślowski, Polonia 1989 | Col, v.o. st. f, 56’
Con Daniel Olbrychsky, Maria Pakulnis, Joanna Szczepkowska, Artur Barciś.
Un uomo sta festeggiando in famiglia il Natale, quando una ex amante lo costringe a seguirla in un pellegrinaggio tra obitori e stazioni di polizia alla ricerca del marito scomparso. Ricordati di santificare le feste, ossia inventa anche una menzogna pur di vincere la solitudine nella notte di Natale. Uno degli episodi più cupi, girato in una Varsavia da incubo.
DEKALOG, 4 | Krzysztof Kieślowski, Polonia 1989 | Col, v.o. st. f, 55’
Con Adrianna Biedrzynska, Janusz Gajos, Adam Hanuszkiewicz, Jan Tesarz, Artur Barciś.
Una lettera scritta dalla madre morta rivela alla giovane Anka che non è figlia di suo padre. Tra i due, non più legati dal sangue, sta per nascere un’attrazione fisica, ma la verità non la conoscerà nessuno. Scavo di
incredibile intensità sui limiti e l’ambiguità dell’amore. Anka studia  ecitazione, ma Kieślowski non scioglie il suo gioco a metà tra verità e simulazione. Lo stile riesce a essere concreto e, al tempo stesso, simbolico
e allusivo come in nessun altro episodio del Decalogo. È anche il più blasfemo degli episodi, visto che commenta il quarto comandamento (Onora il padre e la madre). Per un attimo compaiono il chirurgo di
Decalogo, 2 e il tassista che sarà ucciso in Decalogo, 5.