Prezzo: 12/10 CHF
Domenica 29 | 14-17.30
Arte
Bellinzonese
Dal 23 ottobre al 3 dicembre.
Orari d’apertura: sabato e domenica 14.00 - 17.30
Per visite fuori orario: Tel. +41(0)76 435 19 46
La valle di Blenio profuma di larici e abeti. Maestosi accompagnano il nostro sguardo su e giù per il paesaggio conosciuto e amato, scorrendo come il suo fiume, il Brenno. L’esposizione “Arte Vallerana” vuole fare omaggio alla nostra splendida valle, onorando la maestria di due artisti che ne sono originari. Accomunati in parte da una matrice comune: il legno; Angelo Ferrari lo lavora con passione e ne nascono forme e figure nostrane, ma anche bizzarre, Ubaldo Monico lo libera con ingegno svelando scorci paesani ma anche le contorsioni astratte della vita. È un piacere e un privilegio potervi invitare ad “ascoltare il racconto” di questi due straordinari artisti. Ringraziamo gli eredi di Ubaldo Monico e i suoi collezionisti per aver messo a disposizione numerose opere al fine di questa mostra. Un grazie di cuore anche a Ivana e Angelo Ferrari per la gentile collaborazione.
Gioachino e Suzanne Carenini
Ubaldo Monico, (1912-1983), nasce a Dongio. La sua infanzia fu confrontata con dure condizioni materiali, nonché il dolore per la perdita del padre a soli 6 anni, e a 17 di sua sorella. Insegnante per lunghi anni nei vari gradi di scuola (dalle elementari, alle maggiori, al ginnasio, fino alla Scuola Superiore di Lugano-Trevano), completò la sua formazione con studi in Lettere all’Università di Friburgo. In parallelo, Monico s’incamminò solitario nel mondo dell’arte, e nel 1932 intraprese la ricerca silografica sotto la guida di Ettore Cozzani (direttore della rivista Italiana “l’Eroica”). È indubbia l’influenza che ebbe sulla sua prima formazione l’artista e silografo ticinese Aldo Patocchi. A 60 anni Monico adotterà anche la tecnica calcografica, e in seguito l’uso del colore. I temi principali della sua ricerca espressiva furono: il paesaggio, le teste, le nature morte, le strutture e scritture, lo spazio e il cosmo. La sua “grafia ampia e convulsa al tempo stesso che, insieme all’opposizione estrema di luce e ombra, stravolge la scena in senso espressionistico” (Maria Will), contraddistingue una gran parte della sua straordinaria opera.
Angelo Ferrari nasce a Ludiano il 22 marzo 1945 da famiglia contadina. Dopo le scuole dell’obbligo e un anno presso l’istituto Agrario di Mezzana, inizia il tirocinio di suolino a Biasca. Nel 1970, spronato da una nuova e profonda visione della vita, segue un corso di geriatria a Bellinzona e si dedica fino al 1993 agli anziani della casa di riposo di Acquarossa. Dal 1978 al 1981 partecipa a corsi serali di intaglio su legno a Malvaglia. L’appassionata ricerca lo porta alla scultura alla quale si dedica totalmente dal 1993 in poi; i suoi soggetti: volti, figure, animali, composizioni articolate e rappresentazioni religiose, tra cui numerosi presepi. Sono quasi 40 anni che Angelo Ferrari presenta le sue opere al pubblico. Ad una prima mostra allestita nella casa comunale di Ludiano nel 1985, ne sono seguite altre, personali e collettive su tutto il territorio ticinese. “La scultura diventa ricerca, comunicazione, linguaggio (fra i molti) che dà corpo, forma e sostanza al mondo interiore dell'uomo, ai suoi stati d'animo, emozioni, delusioni, speranze, sogni.” (Piero Ferrari, Voci di Blenio; marzo 2011).
Info Evento
da Sabato 28 Ottobre 2023
a Domenica 3 Dicembre 2023
Ve,Sa,Do
dalle 14-17.30
Indirizzo
Spazio polivalente Arte e Valori
Via Ressiga 9
6512, Giubiasco
Contatti
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