LOVE LIFE Rassegna Schegge festivaliere

LOVE LIFE (Rabu raifu) - Giappone, Francia 2022
Regia e sceneggiatura: Kôjii Fukada
Montaggio: Sylvie Lager
Fotografia: Hideo Yamamoto   
Musica: Olivier Goinard
Interpreti: Fumino Kimura, Kento Nagayama, Atom Sunada, Tetsuta Shimada
Produttore: Antoine Jouve
Colore, v.o. giapponese; st francese; 123’
In concorso Venezia 2022

Love Life, il film diretto da Kōji Fukada, vede protagonista Taeko, la cui vita scorre tranquilla accanto al marito Jiro e al figlioletto Keita, finché un evento drammatico segna il ritorno di Park, padre biologico del bambino, di cui la donna non aveva notizie da anni. Durante questa lunga assenza Park ha perso la casa, vive come un senzatetto ed è sordo, nonché gravemente malato. È per questo che Taeko decide di aiutarlo, facendo fronte al dolore e al senso di colpa...

In concorso a Venezia 79, il cineasta giapponese imbastisce un intreccio di relazioni amorose, paternità e filiazioni reali o acquisite, per dirci che il dolore non si può superare con educazione. Sono tante le lingue che si incontrano all’interno di Love Life. I personaggi parlano giapponese e coreano, e quando qualcosa nella traduzione sembra perdersi, si affidano alla lingua dei segni come veicolo interculturale (uno dei protagonisti è sordo). Su tutte, svetta la lingua della luce, quei riflessi che il compact disc appeso fuori dal balcone fa balenare sulle pareti della casa dove non è più possibile veder scorrazzare il piccolo Keita. Non è un caso che Love Life si apra, coi toni della commedia, sulle prove per far funzionare una coreografia di cartelli che formano la parola “congratulazioni”, ancora un alfabeto da ricostruire, da leggere da lontano: il fulcro del film sarà proprio quello di riuscire a individuare i segni, anche quando la vita ti mette alla prova, e non c’è nessuna reale Fede a fornire una chiave di lettura possibile.