CORONAVIRUS
Coronavirus in Ticino: aperti quattro 'checkpoint' a Mendrisio, Lugano, Giubiasco e Agno
I centri di consultazione ambulatoriali sono dedicati alla visita e presa a carico di pazienti potenzialmente affetti da Covid-19

BELLINZONA - Lo Stato Maggiore Cantonale di Condotta (SMCC) comunica che a partire da ieri, mercoledì 25 marzo, e almeno fino al 24 aprile 2020, sono aperti a Mendrisio, Lugano, Agno e Giubiasco dei centri di consultazione ambulatoriali dedicati specificatamente alla visita e alla presa a carico di pazienti potenzialmente affetti da COVID-19.

I pazienti potranno rivolgersi ai centri di consultazione ambulatoriale, aperti da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 18.00, unicamente su indicazione telefonica dei medici di famiglia del territorio, del medico di picchetto, della hotline dell’Ordine dei Medici del Canton Ticino (OMCT), dal medico cantonale, dei Pronto soccorso ospedalieri, della Centrale d’allarme 144 o dalla Guardia Medica (091 800 18 28). Non è dunque permesso rivolgersi direttamente ai checkpoint su iniziativa individuale. Vale sempre il principio che chi presenta sintomi sospetti, si annuncia per telefono.

Questi presidi sanitari, denominati “checkpoint COVID-19”, hanno lo scopo di agevolare la diagnosi e la presa in carico di persone potenzialmente affette da COVID-19. La creazione di questi centri è stata giudicata opportuna tenuto conto dell’incremento dei casi sul territorio cantonale e delle crescenti sollecitazioni a cui sono sottoposti gli studi medici di famiglia e i pronto soccorso ospedalieri da parte di pazienti con sintomi che potrebbero indicare la positività al COVID-19. Grazie all’apertura di questi centri di consultazione ambulatoriali sarà possibile preservare maggiormente dal rischio di contagio gli studi medici, il loro personale e i pazienti che vi si recano.

Lo scopo dei checkpint non è di effettuare il tampone nasofaringeo a pazienti asintomatici o pazienti che presentano sintomi sospetti. Il tampone sarà effettuato solo sulla base delle raccomandazioni dell’Ufficio Federale della salute pubblica e del Medico cantonale, che prevedono il test soltanto per le persone sintomatiche che presentano segni di gravità o che appartengono alle categorie vulnerabili con segni di gravità oppure per pazienti con sintomi tipici facenti parte del personale sanitario.

I centri, istituiti con il supporto dell’Ente ospedaliero cantonale (EOC) e del Dipartimento della sanità e della socialità (DSS), sono gestiti dall’Ordine dei Medici del Canton Ticino, che è responsabile per l’organizzazione, il funzionamento e la disponibilità dei medici e del personale paramedico di supporto, di principio garantito dai medici interessati (un medico per struttura), ma anche messo a disposizione a titolo gratuito dall’EOC.

Le quattro sedi scelte, di proprietà comunale, sono state messe a disposizione a titolo gratuito dai rispettivi comuni e sono state debitamente approntate a livello di logistica e di attrezzatura dai servizi della Protezione civile al fine di poter garantire afflussi e percorsi adeguati e sicuri per i pazienti che vi si recheranno.

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