Potranno lasciare le proprie abitazioni esclusivamente per recarsi con la propria auto privata alla Cornér Arena, dove si svolgeranno gli allenamenti, nel rispetto di un severo concetto di protezione
LUGANO - Il team doctor del Lugano aveva auspicato una sorta di bolla dove potersi comunque allenare, in caso di prolungamento della quarantena per i giocatori e lo staff della prima squadra: "Non potersi allenare per diversi giorni è uno dei grandi problemi legati alle quarantene. E in questo senso ci stiamo attivando per cercare di creare qualcosa che ci permetta eventualmente di uscire dal sistema delle quarantene di dieci giorni. Un periodo, questo, davvero troppo lungo per degli atleti abituati ad allenarsi ogni giorno. L’idea è quella di presentare un concetto che ci consenta comunque di allenarci il più rapidamente possibile pur rimanendo di fatto in quarantena. Di creare una sorta di mini bolla, in altre parole", aveva detto al Corriere del Ticino.
E sarà quel che si verificherà. L’Hockey Club Lugano ha ricevuto poco fa dal Medico Cantonale nuove indicazioni dopo i tre casi di positività al COVID-19 emersi nei giorni scorsi: i giocatori e i membri dello staff sportivo e dello spogliatoio sottoposti il 14 ottobre al test del tampone sono tenuti a rispettare l’isolamento a domicilio fino al 22 ottobre compreso.
La partita di National League in programma il 20 ottobre a Davos sarà di conseguenza rinviata.
Ma ci si potrà allenare. I giocatori e i membri dello staff sportivo e dello spogliatoio potranno uscire di casa a partire da domani, 17 ottobre, esclusivamente per recarsi con l’auto privata alla Cornèr Arena per gli allenamenti sul ghiaccio che si svolgeranno nel rispetto di un severo concetto di protezione. La bolla, insomma.