Gli anticorpi monoclonali sono anticorpi clonati in coltura che vengono iniettati per via endovenosa al paziente allo scopo di neutralizzare il virus. Gli studi clinici di GlaxoSmithKline mostrano che questi trattamenti possono offrire una protezione
BERNA - La Confederazione ha stipulato con l’azienda GlaxoSmithKline SA un contratto per la prenotazione di un medicamento promettente contro il nuovo coronavirus (SARS CoV 2). Si tratta dell’anticorpo monoclonale Sotrovimab.
Su raccomandazione della Swiss National COVID-19 Science Task Force, l’Ufficio federale della sanità pubblica ha stipulato un ulteriore contratto per l’accesso a dosi di anticorpi monoclonali per il trattamento della COVID-19 in pazienti che presentano un rischio elevato di decorso grave della malattia.
Si tratta di 3000 dosi dell’anticorpo Sotrovimab, sviluppato da GlaxoSmithKline in partenariato con l’azienda VIR Biotechnology. L’anticorpo è stato scoperto dall’azienda ticinese Humabs BioMed di Bellinzona.
Gli anticorpi monoclonali sono anticorpi clonati in coltura che vengono iniettati per via endovenosa al paziente allo scopo di neutralizzare il virus. Gli studi clinici di GlaxoSmithKline mostrano che questi trattamenti possono offrire una protezione efficace contro le forme gravi della malattia.
Il medicamento non è stato ancora omologato ma, dopo un adeguamento dell’ordinanza 3 COVID-19 che dovrà ancora avvenire, potrebbe essere utilizzato per il trattamento di pazienti affetti da COVID-19 già nel corso della procedura di omologazione che verrebbe avviata in seguito alla presentazione di una domanda in tal senso. La Confederazione si farà carico dei costi dei trattamenti nel settore ambulatoriale finché non saranno rimborsati dall’assicurazione malattie obbligatoria.