ELEZIONI FEDERALI 2019
Scoppia la polemica sulla campagna dell'UDC. Cavalli e Gysin: "Linguaggio di stampo nazista". Dadò: "Manifesto osceno!"
Il candidato al Nazionale: "Copiando questo tipo di linguaggio L'UDC dimostra una volta ancora il suo disprezzo per le regole democratiche e del convivere civile"

BELLINZONA - I manifesti dell’UDC per le elezioni federali di Ottobre stanno scatenando feroci polemiche. Il simbolo della campagna è una mela mangiata dai vermi con la scritta: “Lasciamo distruggere la Svizzera da sinistroidi e europeisti?. Reagiamo, votiamo UDC”.

 

I bruchi portano i colori degli avversari politici e della bandiera dell’Unione europea. Secondo Mark Balsiger, esperto indipendente di comunicazione intervistato dall’Agenzia telegrafica svizzera, lo schema è lo stesso da decenni e continua a funzionare: “Ogni volta gli oppositori chiedono che il partito ritiri il manifesto, ma sono proprio gli avversari politici che con le loro reazioni garantiscono un enorme successo al soggetto”.

 

Secondo altri esperti in comunicazione, invece, il manifesto rischia di essere controproducente per l’Udc.

 

Il manifesto – che in tedesco recita “Sollen Linke und Nette die Schweiz zerstören?” (letteralmente: “La sinistra e i buonisti dovrebbero distruggere la Svizzera?”) – ha scatenato anche critiche all’interno del partito. “Ridere? Piangere? Vergognarsi? Non lo so! Dubito sempre di più della direzione del partito”, ha scritto il giovane Udc Michael Frauchiger, candidato a Zurigo per il Consiglio nazionale, auspicando una svolta a livello comunicativo per il futuro.

 

Le reazioni non sono mancate nemmeno in Ticino. Franco Cavalli, candidato al Nazionale nella lista Verdi e Sinistra alternativa, ha postato un durissimo commento sulla sua bacheca Facebook:  “Non riprendo la foto, perché mi fa ribrezzo: L'UDC nel suo manifesto per le elezioni federali mostra una mela già un po' marcia, con tanto di croce svizzera, che viene mangiata da vermi con colori che riguardano altri partiti e si domanda se "dobbiamo lasciar distruggere la Svizzera da sinistroidi ed europeisti" ( nella versione tedesca invece degli europeisti ci stanno i buonisti).

Il paragonare i nemici politici, gli ebrei ed altri popoli "inferiori" ad animali che fanno ribrezzo era tipico del linguaggio usato costantemente dai nazisti.

Copiando questo tipo di linguaggio L'UDC dimostra una volta ancora il suo disprezzo per le regole democratiche e del convivere civile.

E tutto questo per evitare di parlare dei VERI problemi: premi di cassa malati (la maggior parte dei capi cassamalatari sono UDC!), precariato, salari minimi, crisi climatica (negata dai grandi capi UDC) eccetera.

Il manifesto è talmente scandaloso che una serie di politici UDC, tra cui alcuni Consiglieri di Stato, se ne sono distanziati, a dimostrazione che stavolta si è veramente oltrepassata la linea rossa che delimita la decenza. Ricordatelo il prossimo 20 ottobre”.

 

Gli ha fatto eco la verde Greta Gysin, candidata agli Stati nella stessa lista: “La campagna elettorale è appena cominciata ed è già disgustosa. L'UDC dimostra di non aver capito che il confronto rispettoso e la convivenza pacifica di opinioni differenti è l'essenza di una democrazia. Quel che è peggio, l'UDC non ha timore di usare una simbologia tipica del nazismo: quella dell'avversario verme, da distruggere e annientare. Questo partito detiene la maggioranza relativa. Siamo messi male, anzi malissimo: è davvero questa la Svizzera che vogliamo? Il 20 ottobre abbiamo la possibilità di scegliere: usiamo bene il nostro voto!”.

 

Lapidario ma durissimo anche il commento del presidente del PPD, Fiorenzo Dadò, che commentando il post di Cavalli ha scritto: “Manifesto osceno, una vergogna!”.

 

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