“Trattasi di legislazione fatta con i piedi (per non citare altre parti anatomiche) sotto il ricatto morale del populismo di sinistra, che additava i contrari al bidone Via Sicura come spregevoli protettori dei pirati della strada. Per non dire delle monumentali panzane che sono state vendute dal Dipartimento Leuthard: "Si vogliono sanzionare duramente i pochi, veri pirati della strada, non certo i normali automobilisti che sgarrano una volta". Questa fanfaluca è stata raccontata in centinaia di salse. Risultato: un eccesso di velocità senza alcuna conseguenza pratica viene sanzionato più duramente di una rapina. E, mentre i sostenitori della jihad, grazie a scandalose sentenze buoniste-coglioniste, vengono condannati a pene sospese, gli automobilisti vanno in prigione. Il bello è che inizialmente via sicura doveva servire a sanzionare i dementi che fanno le corse in autostrada: i quali, ma tu guarda i casi della vita, sono tutti giovani stranieri (ma come: immigrazione non era uguale a ricchezza? Oppure è più uguale a delinquenza?). Ed invece si è trasformata nella criminalizzazione generalizzata degli automobilisti. E guai a voler cambiare qualcosa: i finti moralisti rossoverdi azionano la macchina del fango contro chi osa difendere i conducenti, colpevoli per definizione: ostinarsi ad usare l'auto non è politicamente corretto per cui voi, automobilastri viziosi, meritate di diventare oggetto di un bel safari alla strega.