VIA SICURA
Stop alle purghe di Via Sicura. Ecco altre due storie di follia burocratica. I coniugi che, rientrati in Svizzera dopo anni trascorsi in Spagna, vengono mandati dal medico del traffico perché dichiarano di avere una leggera forma di diabete. E la donna be
Continuano le segnalazioni dei nostri lettori. “La sincerità non paga – scrivono i due coniugi -. Avremmo potuto sottacere la nostra malattia e non sarebbe successo nulla. Invece ora dobbiamo sborsare 490 franchi a testa in contanti, perché senza soldi non c’è la visita”
LUGANO – Le segnalazioni continuano ad arrivare alla nostra redazione dopo che abbiamo lanciato la campagna contro ‘le purghe di Via Sicura’. I lettori ci raccontano le loro disavventure, alcune delle quali non possiamo ancora pubblicarle in quanto le sanzioni sono state oggetto di ricorsi.

Oggi però vi raccontiamo altre due follie.

La prima riguarda una coppia, marito e moglie, che diversi anni fa ha lasciato il Ticino per vivere in Spagna. Dopo un anno, i due coniugi hanno dovuto fare la patente spagnola, senza nessuna particolare formalità: 35 euro a testa per le pratiche burocratiche.

Recentemente sono tornati in Ticino e hanno chiesto di riavere la patente svizzera. Hanno dovuto compilare un formulario di autocertificazione, nel quale figurano anche domande sullo stato di salute. Senza pensare a quello a cui sarebbero andati incontro hanno onestamente e trasparentemente scritto di soffrire di una leggera forma di diabete, malattia che tengono sotto controllo prendendo un farmaco a bassa dosatura.

Ebbene, sapete cosa si sono visti rispondere dalla Sezione della circolazione? Che per riavere la patente devono sottoporsi a una perizia da parte di quello che abbiamo chiamato ‘l’abominevole medico del traffico’, al secolo Mariangela De Cesare, unica professionista abilitata, su mandato del Governo (e su ordine dell’USTRA, l’Ufficio federale delle strade) a decidere le sorti degli automobilisti.

“La sincerità non paga – scrivono i due coniugi -. Avremmo potuto sottacere la nostra malattia e non sarebbe successo nulla. Invece ora dobbiamo sborsare 490 franchi a testa in contanti, perché senza soldi non c’è la visita”.

I due sono giustamente incazzati e si chiedono che paese è diventata la Svizzera negli ultimi anni.

In più, la dottoressa De Cesare ha pensato bene di aprire, per sua comodità, l’ambulatorio di medico del traffico a Chiasso – invece che a Bellinzona, per esempio, al centro del Ticino -, probabilmente per essere più comoda quando rientra in Italia. E tutti gli automobilisti che le vengono inviati da Camorino, anche quelli senza patente, devono farsi un bel viaggetto fino al confine.

Occhio quindi: ai funzionari di Camorino non raccontate mai nulla, se vi viene chiesto, sul vostro stato di salute, perché magari se soffrite di asma o di raffreddore da fieno o di gotta, o di qualsiasi altro malanno rischiate di finire dal medico del traffico! E occhio anche se vi viene il capriccio di farvi una canna in un luogo pubblico. Se la polizia vi intercetta potrebbe decidere di segnalarvi alla Sezione della circolazione, anche non stavate guidando. E a quel punto finite dritti dal medico del traffico!

La seconda follia riguarda una signora che è stata beccata alla guida con un alto tasso di alcolemia. Oltre alla multa e alla revoca della patente a tempo indeterminato, dovrà presentarsi dalla dottoressa De Cesare. Dalla quale ha ricevuto una richiesta di “fatturazione anticipata della perizia”. Citiamo: “Solo dopo aver effettuato il pagamento potrà prendere contatto con la nostra unità e concordare una data per l’esame peritale”. Sapete quanto ha dovuto sborsare? 1'420 franchi! “La preghiamo di procedere al pagamento anticipato della tassa peritale di CHF 1'420, calcolata in base al tariffario TarMed (polizza allegata”, si legge nella lettera. Domanda: ma come si fa a calcolare una visita in base al TarMed senza nemmeno averla fatta?

Qui c’è qualcuno che si è portato davvero fuori di testa! Altro che dal medico del traffico: questi bisogna mandarli dallo psichiatra.

emmebi

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