Riccardo Pfister, presidente dell’Associazione maestri conducenti Ticino: "Bisogna abbassare la soglia di tolleranza e inasprire le sanzioni". Guggiari e Gazzola invece criticano il pacchetto di leggi sulla circolazione stradale
L’alcol, annota il domenicale, resta uno dei motivi alla base di troppi incidenti. Solo l’anno scorso in Ticino sono stati 307, due quelli mortali, 30 quelli con feriti gravi. “Bere - sottolinea Pfister - altera la percezione e aumenta enormemente i rischi. Bisogna abbassare la soglia di tolleranza e inasprire le sanzioni. Ad un patto: sulle strade ci devono essere controlli sistematici e le pene devono essere certe. Serve un cambiamento netto di tendenza, altrimenti sarà inutile”.
A far da contraltare alle testi di Pfister, Renato Gazzola e l’avvocato Rossano Guggiari. “Via Sicura - afferma il presidente del TCS - non ha avuto gli effetti sperati, ha dato potere decisionale ai funzionari e alla burocrazia. E ha tolto ai giudici la facoltà di ponderare le sentenze, partendo dalle valutazioni sul singolo caso”.
Per Guggiari, presidente dell’Unione automobilisti e motociclisti, “Via Sicura è nata per combattere i pirati della strada. Ma così come è concepita, questa legge non punta dritta alla prevenzione ma va a punire pesantemente, con conseguenze penali, anche l’automobilista che non ha mai fatto nulla e che per aver superato un limite di velocità o bevuto una birra diventa un delinquente. Poi è chiaro che chi eccede va punito. Ma serve, ripeto, proporzionalità”.