Il presidente UDC risponde a Dadò: "Il desiderio di ritornare all’“Ancien régime”, con un rappresentante a testa a PLR e Il Centro, è forte. Ma..."
di Piero Marchesi*
Secondo Fiorenzo Dadó, in questi ultimi 4 anni, i deputati ticinesi Marco Chiesa e Marina Carobbio, eletti nel 2019 per rappresentare gli interessi del Ticino nel Consiglio degli Stati, si sono reciprocamente annullati nel 58% delle decisioni votate. Nel concreto significa che hanno votato uno contro l’altro ben 6 volte su 10.
Non ne sono per nulla sorpreso, anzi, per fortuna direi! Sarei sobbalzato dalla sedia se così non fosse stato. Prendiamo, solo a titolo d’esempio, l’analisi sul sostegno fornito dai Parlamentari alle piccole e medie aziende, verificato su centinaia di votazioni alle Camere federali. Prendo proprio questa classifica perché fatta dall’associazione dove un consigliere nazionale ticinese de Il Centro ne è il Presidente. Ebbene Chiesa è il Consigliere agli Stati che più ha sostenuto la piccola e media economia. È primo tra tutti. Marina Carobbio si situa al 39 rango su 46. Per inciso chi vi scrive è il primo ticinese al Nazionale. Il primo rappresentante del Centro è solo 85esimo. Forse Dadó, che è anche imprenditore, piuttosto che lamentarsi di questa situazione dovrebbe riconoscere i meriti a chi li ha conquistati sul campo. Una stretta di mano a Chiesa sarebbe dovuta.
Certo il desiderio di ritornare all’ “Ancien régime”, con un rappresentante a testa a PLR e Il Centro, è forte. Ma allora chi rappresenterà la voce del Ticino che vuole porre fine al caos nel settore dell’asilo, di chi pensa che non si debba entrare in materia sull’innalzamento dell’età pensionabile a 66 anni e chi vuole limitare l’immigrazione, per impedire una Svizzera a 10 milioni di abitanti? O ancora di chi vuole che tutto il premio cassa malati sia deducibile dalle imposte, che non vengano applicate nuove tasse sull’energia, che non vuole regalare miliardi di coesione dei contribuenti svizzeri all’UE senza contropartite? E soprattutto chi non vuole sottoscrivere accordi istituzionali con l’Unione europea e salvaguardare la nostra neutralità?
Cito questi temi perché proprio Il Centro o i suoi rappresentanti hanno quasi sempre votato contro, come il PLR del resto. E allora ben venga che i voti al Consiglio degli Stati talvolta si annullino grazie alle chiare posizioni di Marco Chiesa. Altrimenti avremo sempre voti compatti dei due ticinesi alla Camera dei Cantoni, che mai si annullano, ma che non fanno necessariamente gli interessi dei ticinesi.
*presidente e Consigliere Nazionale UDC