Sembrano esserci pochi dubbi sulla riconferma di Marco Chiesa. Regazzi e Farinelli in pole position, Gysin gode del sostegno del PS e Mirante è abituata a sorprendere
BELLINZONA – Il giorno del ballottaggio è arrivato. A mezzogiorno si chiudono le urne e i giochi saranno definitivi. Dopo le elezioni federali di ottobre, oggi si decidono i due rappresentanti ticinesi al Consiglio degli Stati. La popolazione si è dovuta esprimere tra Marco Chiesa (Lega-UDC), Fabio Regazzi (Il centro), Alex Farinelli (PLR), Greta Gysin (Verdi) e Amalia Mirante (Ticino & Lavoro). Al secondo turno, quello odierno, sono stati ammessi i candidati che hanno raggiunto almeno il 5% delle schede valide nel turno di ottobre. Si è ritirato dalla corsa, invece, Bruno Storni (PS) in considerazione dell'accordo tra i socialisti e i Verdi.
Corsa a cinque, dove eravamo rimasti?
La corsa a cinque potrebbe, in realtà, essere a quattro. Sembrano esserci, infatti, pochi dubbi sulla riconferma di Marco Chiesa, in testa al primo turno con 39'024 voti preferenziali. In pole position per occupare il seggio rimasto vacante dopo l’elezione di Carobbio in Consiglio di Stato, ci sono Fabio Regazzi e Alex Farinelli, rispettivamente secondo e terzo più votato nella tornata di un mese fa.
Vuol dire la sua anche Greta Gysin (22'321 schede), che nel ballottaggio odierno godrà però del pieno sostegno del PS. È abituata alle sorprese Amalia Mirante, al ballottaggio con 13'744 voti al primo turno.