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Tik Tok, c'è la guerra anche sui social. La propaganda di America e Russia sul web
Lo Stato Russo avrebbe ingaggiato trenta influencer per diffondere video su Tik Tok pro Putin

RUSSIA - La guerra tra Russia e Ucraina si combatte anche sul web e a suon di...Tik Tok. Prova ne è il fatto che la Casa Bianca e il Cremlino stanno cercando di assicurarsi gli influencer più popolari. Il progetto americano è stato rivelato dal Washington Post, che ha convocato trenta giovani influencer. Le manovre del Cremlino, invece, sono state oggetto di un'inchiesta della rivista Vice. Dall'inchiesta emerge anche che gli influencer russi siano pagati meno di 15 euro a video caricato con frasi e hashtag chiaramente prestabiliti.

Tik Tok non permette di caricare contenuti in Russia. Quindi, un manovratore si è mosso via Telegram per diffondere le istruzioni spiegando come evitare le barriere imposte dalla piattaforma. Basta, in sintesi, cambiare la rete VPN per aggirare la questione.

I contenuti pubblicati dai russi consistono nel ripetere in continuazione le accuse di Putin contro gli ucraini. Tik Tok sta reagendo alle polemiche eliminando gli account che si rivelano di proprietà diretta o indiretta dello Stato Russo.

 

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